Seguito ideale di "Paesaggi immaginari", antologia Bizarre del 1998, questi scritti riguardano nomi famosi della scena rock e jazz ma anche personaggi minori ed eccentrici, in un reticolo di grandi highways e "strade blu" della musica del Novecento e oltre. Più che saggi ortodossi, sono ricostruzioni tra storia e fantasia con il marchio forte della passione, passione per la musica e per lo scrivere. Il rock, il blues, il jazz sono spesso un pretesto per memorie personali e avventure partendo da Haight Ashbury e Penny Lane, dove chi scrive ha vissuto in una felice vita parallela; per parlare di Jack Kerouac e del Big Sur, conoscere il genio sregolato di Delmore Schwarz, godere la lingua franca di Amos Tutuola e arrivare ad Al-Hasan ibn-al-Sabbah e alla setta degli hashisheen.
Petulante, borioso e tronfio. L'unico obiettivo di questo spreco di carta è pompare l'ego di chi lo ha scritto. Purtroppo non riesco a lasciare i libri letti a metà e mi sono auto-inflitto questo supplizio di completare la lettura. Statene alla larga
Storie di musicisti famosi e sconosciuti,non si capisce a cosa servano,molti pezzi per gli appassionati pieni di nomi di cantanti sconosciuti e canzoni altrettanto. Sconsigliato agli ignoranti del rock(come me)