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Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso

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Questa è la storia di sei personaggi in viaggio verso un luogo dove forse non arriveranno mai; è la storia di una poetessa ambiziosa che compone versi fatti tutti di consonanti, di un Ronald McDonald che si fa le canne, di un grande pubblicitario che spaccia rose fritte, di un gigantesco contadino che fa l’autostop in mezzo ai campi dell’Illinois e di un giovane arciere che possiede una freccia incantata. È il ritratto brillante e desolato di un’epoca in cui convivono opulenza e spossatezza, economie di scala e ossessioni solipsistiche. È una critica serrata alle insidie della cultura mediatica e dell’arte pubblicitaria, e alle degenerazioni della letteratura postmoderna. È un tour de force linguistico di cui solo il talento di David Foster Wallace poteva essere capace. È un libro visionario, impegnato, surreale, complesso ed esilarante. È un libro come non ne avete mai letti.

240 pages, Paperback

First published April 1, 2001

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337 people want to read

About the author

David Foster Wallace

118books12.7kfollowers
David Foster Wallace was an acclaimed American writer known for his fiction, nonfiction, and critical essays that explored the complexities of consciousness, irony, and the human condition. Widely regarded as one of the most innovative literary voices of his generation, Wallace is perhaps best known for his 1996 novel Infinite Jest, which was listed by Time magazine as one of the 100 best English-language novels published between 1923 and 2005. His unfinished final novel, The Pale King, was published posthumously in 2011 and was a finalist for the Pulitzer Prize.
Born in Ithaca, New York, Wallace was raised in Illinois, where he excelled as both a student and a junior tennis player—a sport he later wrote about with sharp insight and humor. He earned degrees in English and philosophy from Amherst College, then completed an MFA in creative writing at the University of Arizona. His early academic work in logic and philosophy informed much of his writing, particularly in his blending of analytical depth with emotional complexity.
Wallace’s first novel, The Broom of the System (1987), established his reputation as a fresh literary talent. Over the next two decades, he published widely in prestigious journals and magazines, producing short stories, essays, and book reviews that earned him critical acclaim. His work was characterized by linguistic virtuosity, inventive structure, and a deep concern for moral and existential questions. In addition to fiction, he tackled topics ranging from tennis and state fairs to cruise ships, politics, and the ethics of food consumption.
Beyond his literary achievements, Wallace had a significant academic career, teaching literature and writing at Emerson College, Illinois State University, and Pomona College. He was known for his intense engagement with students and commitment to teaching.
Wallace struggled with depression and addiction for much of his adult life, and he was hospitalized multiple times. He died by suicide in 2008 at the age of 46. In the years since his death, his influence has continued to grow, inspiring scholars, conferences, and a dedicated readership. However, his legacy is complicated by posthumous revelations of abusive behavior, particularly during his relationship with writer Mary Karr, which has led to ongoing debate within literary and academic communities.
His distinctive voice—by turns cerebral, comic, and compassionate—remains a defining force in contemporary literature. Wallace once described fiction as a way of making readers feel "less alone inside," and it is that emotional resonance, alongside his formal daring, that continues to define his place in American letters.

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1 star
9 (2%)
Displaying 1 - 30 of 37 reviews
Profile Image for Cristian Fassi.
106 reviews235 followers
September 28, 2020
Questo racconto lungo sì che è stato divertente!
David Foster Wallace ti mette alla prova con i suoi testi, per me è stato come un gioco e allo stesso tempo molto istruttivo. Letteratura dentro della letteratura dentro della letteratura. Qui dovrei aggiungere una nota per far capire che sto accennando alla metaficcion sempre presente in quest'opera.
Ho già in mano un altro libro di racconti di Wallace, mentre "Infinite Jest" aspetta lì, sul comodino, da anni, ho paura di iniziarlo, ho paura di non finirlo mai più, o meglio, ho paura di finire me stesso. Ma prima o poi, lo inizio, per mai finirlo o per finire me.
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
805 reviews106 followers
November 5, 2018
Il ragazzo si farà

Una delle ultime letture di DFW che mi mancavano (purtroppo...) - 200 pagine dove c'è gia tutto in nuce di quanto di straordinario ed ineguagliabile questo genio regalerà al mondo dell'arte e della cultura negli anni successivi.
L'ispirazione e la citazione di Lost in the Funhouse è molto più di un omaggio, è una dichiarazione di poetica che questo grande autore seguirà durante tutta la propria carriera: una letteratura raffinata, competente, intelligente e cosciente di se stessa che allo stesso tempo sappia non indulgere nella contemplazione di se stessa, ma si prefigga di dire qualcosa di vivo e forte all'anima dell'uomo contemporaneo. E non escludo che nella figura di Mark Nechtr che aspira ad ereditare la corona calva e lo scettro stilografico di Ambrose non si possa vedere quella di un giovane DFW che vorrebbe fare lo stesso con il maestro John Barth.

Certo, non tutto è perfetto in questa opera giovanile: i personaggi sono ancora un pò grezzi, la critica ontologica alla spirito USA un pò troppo diretta e immediata, alcune pagine risultano oltremodo complesse e vagamente artificiose e la carica espressiva e simil-barocca a volte scade in giochi da effetto (spettacolo alcionio ed apocalittico a base di zampilli di sangue di gruppo A).
Ma, ripeto, c'è tutto del genio di Ithaca: la forza dirompente delle invenzioni narrative, l'amore incondizionato per l'umanità tutta, la ricerca indefessa di qualcosa al di là (al di sopra? al di fuori?) del rumore di fondo che riempie i nostri giorni.

La cultura pop è la rappresentazione simbolica di ciò in cui la gente già crede
Profile Image for Ubik 2.0.
1,037 reviews288 followers
November 13, 2021
Sei personaggi in cerca…della “Riunione Di Tutti Coloro Che Siano Mai Comparsi In Uno Spot Di McDonald’s�

L’ultimo Wallace che mi restava da leggere in ambito fiction (mancano ancora un paio di saggi), è questo cosiddetto racconto lungo, anche se per dimensioni sarebbe piuttosto un romanzo breve, originariamente incluso nella raccolta “La ragazza dai capelli strani�, ma si sa che le pubblicazioni in italiano delle sue opere, eccetto i tre romanzi, hanno alquanto rimescolato struttura e cronologia delle edizioni americane.

In teoria il soggetto di “Verso Occidente…� è un viaggio, in aereo, in un terminal e poi in un bislacco automezzo, verso un emblema dei nostri tempi tipicamente americano, che è quello che ho inserito nel titolo. I sei personaggi, uno dei quali peraltro è l’ideatore della Riunione sopra citata organizzata per 44.000 invitati, vengono profondamente (psic)analizzati lungo il percorso alla maniera consueta di Wallace e cioè nei loro tic, paure, passato, segreti, difetti fisici più o meno plausibili, aspirazioni, ansie, eccetera�

Nel contempo l’autore (che pubblicò il racconto nel 1989, all’età di 27 anni) trova il modo di spaziare su molte delle sue tematiche già allora predilette, che l’illuminante prefazione di Martina Testa enumera: …il rapporto delle persone con la propria fisicità, l’illusione del solipsismo e il terrore della solitudine, il proliferare delle fobie e delle nevrosi, la valenza politica dell’entertainment televisivo, la potenza della pubblicità, le degenerazioni del consumismo�.

Ma soprattutto “Verso Occidente…� in diversi modi affronta concetto, esempi, riflessioni in tema di “metafiction� (forma di finzione che enfatizza la propria artificialità, in modo da ricordare continuamente ai lettori o agli spettatori che stanno leggendo o vedendo un'opera di fantasia) e qui il discorso si fa complesso perché almeno la metà dei viaggiatori sullo sgangherato automezzo in rotta alla volta della località di Collision, Illinois (!) sono a loro volta scrittori o aspiranti tali.

Tanto che la parte finale del libro è occupata dal racconto, forse soltanto immaginato in una sorta di “flashforward�, redatto da uno di essi; e la sorpresa è che il tema del racconto nel racconto è completamente diverso da tutto quanto il contesto post-modernista avrebbe potuto far prevedere, trattando di amori finiti tragicamente, processi per omicidio, violenze carcerarie, evasioni e quant’altro.

Infine, dopo aver sfumato in modo ambiguo e variamente interpretabile la conclusione del racconto nel racconto, Wallace ci lascia con i suoi personaggi simbolicamente impantanati in un’immagine bloccata di una ruota che slitta nel fango senza avanzare, un grosso contadino chiamato in aiuto che spinge l’auto senza riuscire a far presa e la sua cavalla legata al veicolo che invano si sforza di trainare: forse un simbolico blocco del racconto ormai avvitato su sé stesso, ma con DFW non si possono mai azzardare certezze�
Profile Image for Daniele.
286 reviews63 followers
November 2, 2021
Nella versione originale questo è uno dei racconti della raccolta La ragazza dai capelli strani.
Con questo al suo interno La ragazza dai capelli strani sarebbe la raccolta di racconti più bella di sempre per quanto mi riguarda.

Un lungo racconto che è un inno d'amore a Barth, alla metafiction e alla letteratura in generale.
Come sempre impareggiabile l'uso delle parole.

Faccio sempre la stessa riflessione ogni volta che finisco di leggere qualcosa di Wallace ; quanto ancora avrebbe potuto dare alla letteratura e a noi lettori DFW?
Non credo sia quantificabile.

Aveva bollato Mark come uno di quei tipi dolorosamente brillanti la cui evidente cecità rispetto alla propria brillantezza rende soltanto più doloroso l'acuto bagliore della luce che emanano.

È infelice, ma è l'infelicità relativamente lucida e agevole di chi è almeno abbastanza sicuro del motivo per cui è infelice, e sa che cosa maledire da qui all'eternità.

Il problema di giovani è che tendono a vivere troppo intensamente all'interno del proprio momento sociale, e quindi a vedere tutta l'esistenza dopo i trent'anni o giù di lì come una fase in un certo senso postcoitale. È allora che si rilassano, si mettono comodi, come animali tristi, a fare da spettatori: e imparano, come Ambrose stesso disse di aver imparato dalla sua dura esperienza artistica e accademica, che la vita, invece di essere un film vietato ai minori di diciotto anni, o anche solo ai minori di quattordici, in realtà il più delle volte non arriva nemmeno a essere distribuito nelle sale. Tende a essere troppo lenta.

Una storia dovrebbe prenderti per tutte e due le mani e portarti a letto. Senza queste stronzate da amante che sfugge.

«Pensate che una pubblicità sia una pura opera d'arte?» sta dicendo J.D. «Pensate che non abbia a che fare con la vita reale? Che le vostre paure e i vostri desideri crescano sugli alberi? Che vengano fuori dal nulla? Che desideriate così, per natura, ciò che noi, i vostri padri, lavoriamo giorno e notte per assicurarci che desideriate? Crescete, santo cielo. Entrate nel mondo. Siamo noi a produrre ciò che vi fa desiderare di aver bisogno di consumare. Pubblicità. Lassativi. Assistenza sanitaria a domicilio. Bicarbonato di sodio. Assicurazioni. Le vostre paure vengono costruite � e su quelle basi vengono costruiti i vostri desideri».
Profile Image for LW.
357 reviews89 followers
June 3, 2018
Westward the Course of the Empire Takes Its Way
Un viaggio strampalato
di sei personaggi strampalati...
Romanzo impegnato - affronta questioni etiche e politiche, le tante distorsioni ,le nevrosi e le ossessioni della civiltà occidentale - con una verve surreale
Romanzo impegnativo ed esilarante insieme
ecco l'incipit :)

Background che si intromette e incombe: amanti e affermazioni
Anche se Drew-Lynn Eberhardt era molto prolifica e Mark
Nechtr no, quel primo anno Mark era benvoluto da noi tutti al corso
di scrittura della East Chesapeake Tradeschool, e D.L. no. Vi
posso spiegare il perché. D.L. era estremamente magra, magra in
un modo che sembrava indicare non delicatezza, ma una sorta di
avara ritrosia a estendersi nello spazio circostante. Magra come
sono magre le suore cattive. Camminava strana, col bacino in avanti,
in una postura simile a quella di un uomo davanti a un orinatoio;
teneva le braccia strette intorno al petto o aperte e penzoloni,
piegate in fastidiosi angoli retti, come uno spaventapasseri; si curava
poco e sprigionava feromoni che evidentemente esercitavano
attrazione solo sui batteri; aveva una sciagurata passione per:
1) le fibre sintetiche; 2) i completi giacca e pantalone; 3) il verde
cedro.
Profile Image for Sandra.
954 reviews318 followers
October 15, 2023
Nulla da fare, non sono entrata in sintonia con il libro e il suo autore. Ho letto anni fa - e sto rileggendo- il racconto di John Barth di cui il romanzo vuol essere parodia, inno d’amore e critica, La casa stregata, non ho capito quel racconto così come non ho capito questo. È che non sono all’altezza del genio Foster Wallace� magari ci riprovo con un altro libro.
Profile Image for Karenina.
135 reviews100 followers
November 5, 2018
Istruzioni per l’uso: procurarsi la raccolta di racconti di John Barth “La vita è un’altra storia� recentemente pubblicato da Minimum fax (sempresialodata); leggere attentamente il racconto La casa stregata ovvero Lost in the funhouse;
predisporsi ad una lettura concentrata.

Fatto? Allora potete provare a seguire le vicende di:
un aspirante scrittore nonché allievo dello Scrittore nel corso di scrittura creativa, nonché arciere provetto,la di lui moglie forse incinta e leggermente tossica, vestita di sintetico verde acido, un terzo soggetto con un occhio rivolto all’interno e vari bubboni d’incerta origine, tale Magda che riconoscerete se siete stati lettori attenti di Barth, un genio della pubblicità molto yuppie style con un figlio vestito da clown nella personificazione del McDonald.
L’allegra brigata a bordo di una automobile improbabile si dirige alla Riunione di Tutti Quelli che Sono Apparsi negli Spot di McDonald per la Riunione definitiva ed il lancio di una catena di discoteche La casa Stregata.

Intorno, sopra, sotto, di lato (e pure all’interno) a questa trama si dipana lo scritto di DFW, forse il più ambizioso insieme a Infinite Jest, sicuramente impegnativo ma di grande soddisfazione se siete un po� cerebrali, astenersi perditempo.
Profile Image for Frannie.
477 reviews221 followers
November 11, 2021
Essere speciali non è molto lontano dall’essere soli.

Master class su come si destruttura un romanzo breve (o un racconto lungo, se preferite) e come si utilizza la metafiction contro se stessa, a cura dell’insuperabile, geniale, incontenibile David Foster Wallace

Questa è la storia di sei strambi personaggi in viaggio per i campi di granturco dell’Illinois verso una surreale Grande Riunione tra tutti gli attori mai comparsi negli spot di McDonald’s.
Ma, ci dice dalla prefazione Martina Testa, a cui va anche il merito della traduzione, è anche un grandissimo omaggio a un altro maestro della narrativa statunitense, John Barth e al più metanarrativo dei suoi racconti, Perso nella casa stregata, da cui DFW riprende nomi e meccanismi strutturali, ma da cui spicca un ulteriore balzo in avanti.

Il nostro brillante intrattenitore infatti non si limita a mostrarci come la metafiction smascheri l’illusione narrativa e a riprodurla. No, Wallace se ne serve e la critica allo stesso tempo. Ne denuncia la troppo frequente autoreferenzialità sterile, che la accomuna ad una casa di specchi dove rimane solo lo scrittore ad ammirare se stesso riflesso. E uno scrittore dovrebbe volere molto di più dalla propria storia.
E infatti, Wallace qua parla di solitudine, del rapporto con la propria fisicità, di nevrosi, del consumismo e del potere dell’intrattenimento mediatico e propagandistico. E lo fa sempre con uno stile sofisticato, voyeuristico, a tratti ostico e decisamente reader-unfriendly ma condito dall’esatta quantità di ironia e genialità che gli serve per mantenersi al di fuori dei confini della pesantezza.

Forse questa volta mi sono un po� persa nella sua scrittura barocca e ho notato dei brandelli fin troppo artificiosi. Ma dopotutto questo è un David Foster Wallace 27enne, bisogna lasciarlo sfogare.
Da sempre sono convinta che i libri migliori siano quelli che ti fanno istantaneamente venir voglia di leggerne ancora, dello stesso autore o di altri. Ecco, con DFW è così. Con dosi sapientemente distanziate, perché con lui si rischia il sovraccarico. Ma si ha sempre voglia di tornare.
E adesso mi è venuta voglia di leggermi John Barth.
Mannaggia a te, David.
Profile Image for Sara Mazzoni.
462 reviews171 followers
November 24, 2014
Definito “racconto lungo� e non “romanzo breve�, forse perché sprovvisto di una divisione in capitoli, Verso occidente veniva considerato da Wallace un’opera giovanile minore. Nato dall’ossessione dello scrittore per la letteratura di John Barth, il libro è effettivamente costruito a partire da una rilettura/omaggio/parodia/stalking di Perso nella casa stregata, racconto barthiano caratterizzato da interventi metaletterari. La vera forza di Verso occidente risiede però nei suoi aspetti meno legati al racconto qui omaggiato (oltraggiato?) da molteplici riferimenti, che interesseranno soltanto il filologo; la storia prende vita soprattutto nelle pagine, tipicamente wallaciane, del racconto nel racconto, ovvero la storia del carcerato, degna delle migliori raccolte dell’autore. Angoscia, illuminazione e dubbio pervadono le pagine che gli sono dedicate, che valgono di per loro la lettura dell’intero testo.
Profile Image for Michela Chiarlo.
Author1 book5 followers
October 25, 2020
Alti e bassi dal mio punto di vista. Momenti di genialità assoluta e altri di incomprensibilità totale, che forse sono il marchio di fabbrica di foster wallace non lo so... ma rendono il tutto un po' complesso e lasciano una sensazione di spaesamento finale.
Profile Image for Edward S. Portman.
137 reviews8 followers
September 19, 2012
Verso occidente l’impero dirige il suo corso nasce, o comunque ha l’intenzione di essere, come una specie di sequel a un altro racconto, ovvero: Perso nella casa stregata di John Barth. Di quest’ultimo, autore americano di metafiction, in Italia è arrivato qualcosa, non tutto, e io ho letto tutto quanto in mio possesso (L’opera galleggiante e La fine della strada) ma purtroppo non quanto ha ispirato Wallace per la stesura di questo suo lavoro. È un peccato, e se fosse reperibile il testo mi muoverei subito per colmare questa pecca (purtroppo il racconto di Barth è fuori catalogo), perché la lettura comparata delle due storie porterebbe un gusto in più nella lettura, soprattutto di Verso occidente� in quanto sequel. A questo proposito, più di quanto potrebbe essere importante in altre circostanze, è quasi indispensabile leggere la prefazione curata da Martina Testa per l’edizione Minimum Fax, nella quale si può trovare un po� di consigli su come leggere questo romanzo e dei piccoli flash sugli innumerevoli omaggi fatti da Wallace al racconto di partenza. L’autore di Ithaca porta infatti il centro della narrazione abbastanza lontano (almeno per quanto si possa immaginare) da quanto raccontato da Barth nel suo lavoro. Qui sono passati anni dagli eventi di Perso nella casa stregata e il bambino protagonista di quest’ultimo racconto è ormai adulto, professore di un corso di scrittura creativa a cui la voce narrante partecipa, e la casa stregata del titolo e dell’ambientazione di Barth è stata demolita e ripresa da un fantasioso pubblicitario di Wallace per farne una catena di discoteche in serie, da aprire negli angoli più disparati del territorio americano. Le citazione si sprecano (e si possono contare solo quelle che riusciamo a cogliere grazie alla prefazione, figuriamoci quante farciscano in realtà il libro), con riferimenti più o meno velati al racconto originale, e allo stesso tempo Wallace eleva all’ennesima potenza il concetto di metafiction, scrivendo un romanzo non solo dentro il quale è presente un personaggio di un altro racconto di metafiction, ma nel quale lo stesso personaggio di cui sopra veste i panni di un professore di scrittura creativa, e l’intero romanzo è racconto di un viaggio interminabile (nel senso che non avrà fine) durante cui viene raccontato a sua volta un altro racconto scritto da uno dei protagonisti del viaggio per il corso di scrittura creativa tenuto dal protagonista di Perso nella casa stregata.
Wallace non perde l’occasione per stendere una personale critica sul concetto di metafiction stessa, utilizzando proprio questa tecnica per esaltarla e sotto certi aspetti smontarla. Il risultato è un libro che pare essere a metà. L’edizione migliore forse sarebbe una che raccolga sia il lavoro di Barth che quello di Wallace, dando al lettore tutti riferimenti del caso. Libro non difficile, o almeno non più di quanto tutta l’opera del compianto Wallace, e soprattutto non appare ostico quanto pare sia il racconto da cui prende ispirazione. Nonostante questo ha un gusto un po� agrodolce, come di un pasto consumato e buono (basato su un’idea geniale) ma che se servito in compagnia di un buon contorno (Perso nella casa stregata) avrebbe potuto risultare ancor più gustoso.
Profile Image for Stefania Pastori.
Author2 books8 followers
March 29, 2016
Dopo l'illuminazione ottenuta grazie alla sua opera UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARO' MAI PIU', se c'è un autore che mi costringe ad interrogarmi circa la mia qualità di scrittura ed i contenuti delle mie produzioni, ebbene quello è David Forster Wallace. In VERSO OCCIDENTE L'IMPERO DIRIGE IL SUO CORSO, DFW obbliga il lettore a leggere per ore di un niente inconcludente, con stile minimalista, eppure riesce a farne lavorare le sinapsi come nemmeno Joyce o Dante tinto di umore nero. Con questi paragoni, credo di aver fatto il migliore apprezzamento in campo letterario. Non c'è un plot, eppure riesce a creare il filo del discorso. La storia non si sviluppa dal punto A al punto C, passando per B e qualche colpo di scena, non vi sono personaggi che mutano, come ci viene insegnato in certe dozzinali scuole di scrittura (vedi Holden), eppure il lettore viene agganciato e travolto dalle parole e dalle immagini che creano. Sono al 3° libro di DFW (il secondo è stato BREVI INTERVISTE CON UOMONI SCHIFOSI) e ancora non sono stata capace di sviscerarne il COME FA. Guardo le sue foto e lo interrogo. Gli chiedo se faccia uso di droghe (sì). Disseziono le sue note autografe. Ma poi ho capito che non è questa LA domanda. Temo sia morto (suicida) senza aver lasciato risposte. Leggerò l'opera INFINITE JEST che la critica internazionale gli ha riconosciuto come frutto di GENIO.
(NB: ho trovato la risposta nel discorso che fece alla cerimonia di laurea, qui: Nella trincea quotidiana in cui si svolge l’esistenza degli adulti non c’� posto per una cosa come l’ateismo. Non è possibile non adorare qualche cosa. Tutti credono. La sola scelta che abbiamo è su che cosa adorare (cit.)
Ma a questo punto, qual era la domanda?)
Profile Image for Serena Esposito.
62 reviews11 followers
April 5, 2020
Ho acquistato questo libro con l'intento di approcciare per la prima volta alla scrittura di David Foster Wallace. Verso Occidente l'Impero Dirige il suo Corso è un'operazione letteraria complessa ma intrigante. Wallace realizza un frullato ben riuscito della società postmoderna attraverso tematiche quali la frammentarietà, il conflitto con il corpo, la nevrosi, il solipsismo, il consumo, la magia della pubblicità, la legge della domanda e dell'offerta, l'artificio. Alla base di questo racconto vi è infatti un' operazione di metaletteratura ben disvelata nell'introduzione della traduttrice Martina Testa. Al ritratto impietoso della contemporaneità Wallace accosta una lucida critica ad una letteratura inutilmente autoreferenziale e di difficile decodificazione, il tutto adottando come sfondo i campi di granturco dell'Illinois centrale.
Profile Image for Temperamente.
148 reviews
Read
May 12, 2011
Sei personaggi partono alla volta di Collision, nell’Illinois, per partecipare alla “Riunione di tutti coloro che hanno mai partecipato a uno spot per McDonald’s�, gigantesco evento pubblicitario al quale però, fra contrattempi di viaggio e articolate divagazioni narrative, non arriveranno mai.

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Profile Image for Elalma.
868 reviews95 followers
January 17, 2015
Per qualcuno è roba intelligente. Tanto brillante che diventa un difetto [...] di un'autoconsapevolezza quasi talmudica, per altri autoindulgente. Cerebrale ma infantile. Come se dicesse Guarda, papà, senza mani.
Per me è semplicemente DFW, indescrivibile: non si sa mai se è una parodia del romanzo postmoderno o una sua esaltazione. Ma anche entrambe le cose, amico mio!
Profile Image for Diletta.
Author11 books241 followers
June 30, 2017
Decostruire una narrazione e ricostruirla in maniera selvaggia.
Profile Image for Alice Incandenza.
48 reviews2 followers
March 28, 2021
questo genio aveva già visto previsto e mentalizzato cose che sarebbero diventate la nostra realtà oggi, anni e anni dopo la sua morte.
Genio è riduttivo.
Profile Image for Martina S..
97 reviews2 followers
August 6, 2020
C'è qualcosa di incredibile nella prosa di Wallace, il problema è che non mi interessa nulla di ciò che dice e non mi arriva da nessuna parte. Aspetto di leggerne un altro e di vedere dove mi porta.
Profile Image for Desy Icardi.
Author12 books148 followers
December 5, 2022
Ironico, crudele, grottesco e disincantato. Una critica sardonica non soltanto al al consumismo occidentale, ma anche al mondo della cultura, in particolar modo della scrittura e dei corsi universitari nei quali viene insegnata.
Indimenticabile il "guardamammasenzamanismo", termine col quale l'autore definisce la tendenza degli scrittori che hanno frequentato scuole prestigiose a indulgere in sterili prove di destrezza narrativa.
6 reviews
October 24, 2018
Trasformare un racconto di 30 pagine in un romanzo di 230 non era facile. La Parte centrale troppo lunga e poco funzionale al tema del libro e alla parte finale. parte finale molto bella che fa diventare il libro uno che almeno vale la pena di leggere.
Profile Image for G. Prove.
59 reviews7 followers
December 30, 2019
Consiglio a tutti di leggere l'introduzione alla versione italiana più che la quarta di copertina di questo libro perché può essere davvero fuorviante.

E consiglio anche di informarsi sull'autore. Talento indubbio, ma proprio non è il genere che fa per me
21 reviews
December 3, 2020
Per chi non conosce Wallace e desidera iniziare a leggere qualcosa di questo autore sicuramente non consiglierei questo libro perché, sebbene possa attirare per la sua brevità anche i più scettici verso questo scrittore, impauriti dalla mole di infinite jest ad esempio (libro che lo ha consacrato tra gli scrittori assolutamente da leggere) , credo decisamente che non si possa considerare tra i suoi migliori libri, in maniera universale.
Il punto di base è una trama apparentemente piuttosto semplice: sei strani personaggi in viaggio verso un posto dove forse non arriveranno mai! La storia in sé, quindi, guardando semplicemente alla mera sequenza dei fatti che accadono, se l'avessi raccontata io, sarebbe stato un libro di 2 pagine scarse; invece Wallace, con la sua capacità di giocare con le parole, con i difetti delle persone, con i loro tic e i loro punti deboli, di vedere e raccontare il mondo in maniera unica, è riuscito a scrivere un altro piccolo capolavoro.
La tematica di base è quella che si ritrova in molti suoi libri, quindi il ritratto e la critica della cultura del mondo occidentale legato alla pubblicità, ai simboli del consumismo e all'opulenza insieme ad una capacità di scriverli con un linguaggio perfetto, dettagliato e che trasmette esattamente il concetto.
Però, oltre alle sue tematiche classiche legate agli aspetti della società in cui viviamo, il rapporto delle persone con la propria fisicità, la paura della solitudine, le nevrosi, le fobie, la degenerazione del consumismo, arrivando fino a ragionare sui concetti di lealtà e onore, qui aggiunge un'altra feroce critica alla letteratura e in particolare a quella che viene definita la metafiction.
Per farlo usa proprio le tecniche della metafiction stessa; ecco quindi spiegate le interruzioni dell'io narrante più volte durante il libro fino al finale (uno dei tratti cardine di questo filone letterario)
Un libro che parla di un libro con dentro a sua volta un libro; e mentre vai verso il finale e ti mancano le ultime 30 pagine leggi sempre più spedita per sapere come andrà a finire quel libro di cui si parla all'interno del libro. Queste ultime 30 pagine, avvalorano la lettura delle altre 200 che anche da sole comunque non erano affatto da buttare.
Profile Image for Giulia Cacciatore.
Author3 books10 followers
December 9, 2022
Premetto che non è la prima opera di David Foster Wallace che leggo, e forse anche per questo le mie aspettative erano veramente altissime. Eppure, con questo racconto, mi sono trovata in forte difficoltà.
In parte, sono sicura, questo è accaduto a causa di una mia mancanza di conoscenze della cultura americana, dei personaggi, della letteratura post-modernista, in parte perché l'ho letto nei ritagli di tempo e questo è un libro che va letto con grande cognizione di causa e tanta voglia di analisi, rilettura, comprensione e studio.
Come molti dei suoi libri ci sono delle grandi critiche alla società in queste storie, ma ciò che non ho apprezzato è lo stile narrativo che tende a confondere e distrarre il lettore e a interrompere il flusso narrativo. E forse questo era proprio lo scopo dell'autore, mi pare di capire tra le righe. In ogni caso, per il momento non è stata una lettura semplice, né arricchente, chissà però che un giorno una seconda lettura non mi permetta di aprire meglio gli occhi e trovare maggiori rivelazioni.
Profile Image for Elisa.
105 reviews1 follower
October 4, 2023
Un aspirante scrittore e arciere claustrofobico
Una poetessa postmoderna, forse incinta, vestita di sintetico verde acido
Un genio della pubblicità, yuppie e un po� bigotto
Suo figlio, vestito da clown McDonald, un po� sbandato e pigro
Un uomo con un occhio al contrario e uno sfogo da sommacco
Una hostess che forse non è un’hostess, la bella Magda

Ora prendete questo gruppetto e stipatelo (insieme ad un’esagerata dose di fumo) all’interno di un’improbabile auto ‘fatta in casa� che non si può mai spegnere e che sobbalza tra le eterne strade dell’Illinois, in mezzo a sconfinati campi di granturco. La meta è la Riunione di Tutti Quelli che Sono Apparsi negli Spot di McDonald per il lancio di una catena di discoteche: La casa Stregata.

La trama in apparenza è molto semplice, ma in realtà rappresenta soltanto il contesto, il pretesto per dipanare da tutte le parti (sopra, sotto, in mezzo) un testo ambizioso, cerebrale, impegnativo ma anche esilarante.

Come accade spesso con Wallace, tra le pagine emerge un’analisi lucida della società consumistica, la cultura mediatica e la pubblicità, criticate per l’autoreferenzialità,

Con uno stile linguistico e narrativo forse impareggiabili, David Foster Wallace dipinge un ritratto vivido, brillante, costernato di un’epoca opulenta e stanca, attraversata da ossessioni solipsistiche, economie di scala e degenerazioni creative.

E� un libro molto ricco, raffinato, stratificato su più livelli di lettura. Purtroppo ho scoperto solo poi che è ideale leggerlo dopo “La vita è un’altra storia� di John Barth (lo recupererò presto) e sono curiosa di scoprirne i collegamenti e le allusioni.

Lo consiglio a chi cerca un libro visionario, surreale e quindi reale, complicato, divertente, grandioso e soddisfacente. Un libro che porterei in valigia in vacanza.
Profile Image for Federica.
41 reviews16 followers
December 7, 2020
“Il soggetto di un racconto è ciò di cui parla; l’oggetto di un racconto, il suo obiettivo, è la direzione in cui sta andando. Non confondete la simpatia per il soggetto e l’empatia con esso - una delle due è il male.�

“Essere speciali non è molto lontano dall’essere Soli�

“JD lo sa. Sa che siamo, sempre, volti in mezzo a una folla.�

“Un altro motivo per cui Mark tende a tenere le sue opinioni per sè è che una volta Che si lascia andare può diventare un logorroico dalla chiacchiera devastante. I suoi veri amici però lo sopportano di buon grado, con una forma di cieca devozione che temo di non poter fare a meno di ammirare.�


Che dire, sicuramente geniale alla David Foster Wallace. Dalla pagina 1 fino alla fine si vede però che il pubblico a cui è rivolto questo libro non siamo noi, ma solo quella piccola fetta di americani che comprende i giovani protagonisti del libro: gli scrittori in erba, soggetti alle influenze delle correnti americane già stabilite.
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Profile Image for Lea.
135 reviews6 followers
August 20, 2023
Racconto nel racconto, "Verso Occidente..." si sviluppa su molteplici livelli, dall'umorismo di una trama con ex attori di spot di McDonald che vanno a una riunione per realizzare lo spot definitivo, alla critica feroce dell'assuefazione alla pubblicità. Dal meccanismo che genera i clienti perfetti ai condizionamenti che generano i nostri desideri di consumatori. Come sempre, DFW era all'avanguardia su questi temi.
Eppure mi preme dire che qui si parla anche di amore, verità, onore, con quell'umorismo che fa percolare tutto con discrezione.

"Chiunque la voglia davvero, sa la verità. E' solo che la maggior parte della gente non vuole saperla. Significa ascoltare ciò che viene dal profondo. La maggior parte della gente non vuole farlo."
Profile Image for Irene.
26 reviews11 followers
April 9, 2022
È solo il secondo libro che leggo dell'autore ma sono sicura che Wallace mi abbia lasciato pagine addirittura migliori ad aspettarmi là fuori, motivo per cui mi sono riservata il diritto di fermarmi a quattro stelle invece delle cinque che volevo inizialmente assegnare.
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