ŷ Italia discussion
Mondiali di lettura 2018
>
Semifinali - 1/14 luglio
date
newest »


/review/show..."
Ooooh, il film è bellissimo ..."
Grazie per la segnalazione Saturn, me lo sono messo subito fra i to-read. Anch'io ho adorato il film di Miyazaki! Anzi, io adoro Miyazaki!

Ho letto Mafalda 25, un insieme di strisce e vignette rimaste inedite in Italia fino al 1989 corredate di testi che raccontano il lavoro di Quino, la sua decisione di chiudere con la sua bambina in un momento d'oro, anche le sue scuse per aver forse contribuito con le sue critiche a un governo morbido argentino al golpe militare successivo...
Il che mi fa pensare che l'ironia, la satira, le prese in giro intelligenti ed eleganti vanno benissimo, se si presenta però un progetto alternativo valido. Sennò si contribuisce al caos.
Una lettura molto carina.
Il che mi fa pensare che l'ironia, la satira, le prese in giro intelligenti ed eleganti vanno benissimo, se si presenta però un progetto alternativo valido. Sennò si contribuisce al caos.
Una lettura molto carina.

Devo dire che ho preferito questa tetralogia all'altro romanzo della Yoshimoto che ho letto, forse perché essendo più libri c'è stata una maggiore evoluzione dei personaggi e un'immersione più profonda. Sono arrivata alla conclusione che, per quanto mi piaccia lo stile di Banana con tutte le sue riflessioni, le trame sono troppo abbozzate per i miei gusti. Capisco che il fulcro dei suoi romanzi siano le riflessioni sulla solitudine, sulla natura, sui rapporti con le altre persone, ma un po' di trama in più non mi dispiacerebbe, de gustibus!
il romanzo che mi è piaciuto di più, tra l'altro, è stato proprio l'ultimo, dove la protagonista cambia e i gli altri personaggi e i loro rapporti sono mostrati con più profondità

Non avevo sentito parlare bene di questo libro ed ero partita con le più basse aspettative, ma alla fine mi è piaciuto.
Sarà che mi sto abituando alla letteratura nordica, ma ho trovato gradevole questa protagonista un po' fredda, ma piena di sentimento per un bambino, tanto che decide di scoprire il perché della sua morte trovandosi invischiata, suo malgrado in qualcosa che non avrebbe mai immaginato e che ha a che far con il ghiaccio e la neve, le cose che lei più adora.

Raccolta di brevi racconti, per la maggior parte incentrati sul tema del duello, declinato come solo l'immaginifico Borges sa fare. Dominano i gauchos della pampa, i banditi delle periferie cittadini, i briganti dei paesi isolati, uomini il cui codice d'onore è una sorta di scommessa continua con la morte. C'è spazio per duelli d'intelletto (i due storici che vogliono mettere le mani su documenti relativi all'incontro di Guayaquil tra Simón Bolívar e José de San Martín), di temperamento artistico (le due pittrici impegnate in un silenzioso e serrato confronto, molto jamesiano), per una gara di corsa (ma quanto si può correre con la gola squarciata?) e per un duello di armi bianche, nel senso che a duellare sono proprio le armi e non i i loro involontari possessori... Certe volte i duelli possono anche protrarsi nel tempo, e le vittime essere colpite a decenni dal fatto originale (come la povera signora Rubio).
Il racconto finale, che dà il nome alla raccolta, è un resoconto di viaggio di un religioso inglese, David Brodie, che vive per qualche tempo con i selvaggi Yahoos (ricordate Swift?), gli uomini scimmia che vivono quasi senza memoria nella giungla amazzonica.

Rowizyx wrote: "Uh, pensavo oggi fosse l'ultimo giorno! :P"
^^' Ma te non sei una di quelli che dovrebbe vigilare sul gioco?!
Ha proprio ragione Alan Moore: "Who watches the watchmen?" v_v
Squadra Power Rangers:
Inghilterra - letto I figli del Caos e commentato
Giappone - letto One Piece Film Gold e commentato


Un uomo viene ucciso nella sua casa di campagna, l'indagine viene complicata dalla presenza di é, la donna di servizio, una giovane ragazza dal carattere molto particolare che farà dannare (ma anche divertire) il povero Maigret.
Il libro deve essere proprio piaciuto in generale, visto che ne sono stati tratti ben 4 adattamenti per la tv :)
Giorni senza fame (Francia)
Storia a sfondo autobiografico, narra i tre lunghi mesi di degenza in ospedale di Laure, una giovane ragazza anoressica. E' ben scritto, non c'è niente di superfluo o eccessivo.
(ps: l'edizione presente su GR aveva il numero di pagine sbagliato, ho chiesto la modifica;
ps2: mi sono aggiunta una riga, mi sembra di non aver fatto danni. Ho dovuto solo aggiornare le somme. Magari qualche anima pia ci butti un occhio, grazie :) )
Rowizyx wrote: "Uh, pensavo oggi fosse l'ultimo giorno! :P"
Per fortuna no, perché io finisco il mio stasera.
Per fortuna no, perché io finisco il mio stasera.

Per fortuna no, perché io finisco il mio stasera."
Anche io :)

QUI la mia recensione:
/review/show...

Ho letto Consigli di un fotografo viaggiatore di Olivier Follmi (Francia).
Libro molto interessante, soprattutto umanamente. Follmi racconta la sua esperienza di fotografo in giro per il mondo, non tralasciando il dietro le quinte di alcune delle sue foto. Questi momenti, della "Storia di una foto", li ho apprezzati tantissimo. Un libro in cui c'è tanto cuore.

Maigret è in pensione da due anni, cerca il meritato riposo nella casa di campagna, insieme alla moglie, ma in realtà sente la mancanza del suo lavoro, dei colleghi. Così, quando una anziana signora arriva a prelevarlo (fisicamente) per indagare sulla morte della nipote, il commissario accetta subito.
Molto piacevole, Maigret per me è una droga :D

Edit
Con questo libro termino la semifinale, anche questa volta soddisfatta di aver letto autori che in genere trascuro.


Esteb wrote: "Restando sempre in Argentina ho letto Mafalda. Cavoli, sono passati 4 decenni abbondanti eppure Mafalda che guarda il suo mappamondo è di inquietante attualità." Il mondo è uno sferoide ammaccato n..."
Vero? Anche io ho questi brividi...
Vero? Anche io ho questi brividi...

Una storia scritta per un pubblico infantile che vede un ragazzino di 9 anni, vessato dal sui professore di latino, darsi alla pirateria. Come un predecessore di Achab si dà alla caccia alla balena, attacca il brigantino di quel fellone del suo insegnante, sgomina una tribù di cannibali. Insomma un divertissement frizzante e pieno di avventura

Libricino breve, ma interessante e molto ironico.
Per 74 pagine di lunghezza non si può dire molto di più..


L'inizio mi sembrava interessante: la storia di un entomologo che ci parla di quanto sia complicato e appassionante studiare e catalogare le mosche.
Ma poi è diventato noioso quando l'autore ha cercato di raccontare la vita e gli aneddoti di altri entomologi e ricercatori famosi.
Diciamo che se non avessi dovuto leggerlo per dovere morale nei confronti dei mondiali non l'avrei mai finito :=)

"I cuccioli" è un romanzo breve pubblicato nel 1967, cinque anni dopo "La città e i cani". Narra un evento drammatico e lo fa con uno stile molto particolare, che in parte ricorda il suo primo romanzo, anche se –forse perché si tratta di un romanzo breve?- il risultato complessivo non mi sembra come quello de "La città e i cani". La narrazione alterna continuamente la prima e la terza persona plurale, anche all'interno della stessa frase. Incredibilmente, per il lettore non è difficile seguire il discorso e la prima persona contribuisce a creare partecipazione e a far provare empatia per questo gruppo di ragazzi che cercano di essere solidali con il loro amico che è stato vittima dell'evento, ma senza grande successo.
I capi, invece, è una raccolta di racconti del 1959. La prosa è molto più lineare e meno interessante rispetto a "I cuccioli" o a "La città e i cani", è stato comunque curioso leggere i primi lavori di questo grande autore.

Quattro stelle per questo bel romanzone vittoriano. La quinta la perde solo perchè ogni tanto l'autrice si lascia andare a digressioni lunghissime e poco rilevanti che hanno fatto lievitare il numero di pagine totali.
Ho finito La terrazza proibita: Vita nell'harem. Mi è piaciuta tantissimo questa autrice, che racconta un Marocco che per certi versi non esiste già più, ma per altri deve ancora emanciparsi. Un bel romanzo


Non credo valga per i Mondiali - la semifinale "scadeva" a mezzanotte di sabato, giusto? - ma non importa: lettura piacevole comunque.
Buonanotte bella gente! :)

L'inizio mi sembrava interessante: la storia di un entomologo che ci parla di quanto sia..."
Vabbé scusa ma con un titolo Dzì che t'aspettavi?! :D
Posso scrivere i commenti dopo pranzo? Hoo da cucinare. :D
Non so se riesco a mettere i punteggi dal cellulare...
Non so se riesco a mettere i punteggi dal cellulare...

C'è anche il Belgio nei mondiali :D
Saturn wrote: "Teresa wrote: "@Daniela , lo dico contro il mio interesse, ma Simenon è belga :)"
C'è anche il Belgio nei mondiali :D"
Sì, però vale due punti, mentre la Francia uno. Brava Teresa!
C'è anche il Belgio nei mondiali :D"
Sì, però vale due punti, mentre la Francia uno. Brava Teresa!

Hai ragionissima!
Grazie mille per la segnalazione :)

Credo sia un problema di tutti i libri della Eliot...
Alooooooooora!
Eccomi qua, a calare tutti i punti all'ultima mano.
Innanzitutto porgo i miei complimentia chi ha ammazzato la gara grazie alle sue letture bulimiche e non è solo riuscito/a a leggere caterve di pagine in appena due settimane, ma è perfino riuscito/a a scrivere delle sinossi che Wikipedia scansate proprio ehm, a tutti i giocatori che hanno animato questa fase del torneo coi loro scherzi e spunti di lettura. Io, egoriferita come al solito, non parlerò dei libri ma di me; non scriverò recensioni ma le mie reazioni, per quanto argomentate.
In ordine di lettura (le edizioni linkate sono quelle effettivamente lette):
Beowulf di chi non si sa
Inghilterra
Periodo di lettura: dal 1 al 5 luglio
Commento:
Credo mi aspettassi di più da questo poema leggendario (leggendario per il suo contenuto quanto per il suo ruolo nella storia della letteratura anglosassone). Gira che ti rigira c'è Beowulf che ammazza giganti e draghi perché nessun altro è in grado di farlo e lui è il più bravo. Non c'è molto altro da dire sulla trama.
Ma non è certo questo che ha reso immortale questo poema che sopravvive in un unico manoscritto: è, innanzitutto, la composizione, coi suoi versi allitterativi (niente rime) e i suoi kenning (giri di parole per esprimere un concetto, tipo che il mare non è il mare ma la strada delle balene). Ma, soprattutto, è la limpida descrizione dei rapporti sociali dell'epoca germanica e vichinga pre-feudale, dei legami del sovrano coi suoi vassalli e di come era strutturata la corte. Credo che questo abbia fornito agli studiosi un enorme bacino di conoscenza. Ci sono perfino accenni al sistema giuridico dei diritti fondiari. Questo sì, che è magnifico, non la lotta con il drago o con Grendel che, in fin dei conti, sono appena accennate, come narrate da chi non era presente e preferisce concentrarsi poi sui risultati sociali delle imprese: il prestigio di Beowulf dopo la sua lotta con Grendel e il caos susseguente alla sua lotta con il drago.
La casa della moschea di Kader Abdolah
Iran
Periodo di lettura: dal 5 al 9 luglio
Commento:
Anche qui, forse, mi aspettavo di più, visti tanto l'argomento quanto l'ambientazione. Il romanzo narra le vicende di una famiglia che gestisce una moschea in una città religiosa dell'Iran prima, durante e dopo la rivoluzione di Khomeini. I membri della famiglia sono appena tratteggiati, con uno sguardo su pochi, essenziali gesti, ma si ergono maestosi dalle pagine, ognuno coi suoi tratti particolari e sono certa che questa sia stata l'abilità maggiore di Abdolah. La narrazione e lo stile, invece, mi hanno lasciata perplessa, perché a momenti pareva proprio annacquata e ridursi a un "è successo questo, poi questo". È probabile che questo sia voluto, a sottolineare la semplicità degli avvenimenti che hanno portato a svolte epocali sia per il mondo sia per i protagonisti, però mi ha lasciata con un meh. A tratti, tuttavia, era bellissimo.
L'amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Australia
Periodo di lettura: dal 9 al 10 luglio
Commento:
Come alcune amiche mi hanno fatto notare, ho dato 4* a un libro che ha la parola 'amore' nel titolo. Io ho provato a dirottare le accuse sulla Longanesi che ha Dzì tradotto questo libro che in originale s'intitola The Rosie project, ma la verità è che mi sono davvero gustata questo libro in due intense sessioni notturne di lettura. Perché questo libro non è solo romance. Anzi, direi che la storia d'amore è un effetto collaterale dell'intento dell'autore di dipingere a tinte divertenti il comportamento di una professore (forse Asperger o forse no, con un evidente disturbo dello spettro autistico) alle prese con un progetto: quello di trovare una compagna per la vita. E il progetto diventa davvero tale, assumendo i caratteri di una ricerca scientifica. Che naturalmente non condurrà a niente, perché poche cose sono ascientifiche come i sentimenti. Tra situazioni imbarazzanti, contatti umani fonte di disagio e sfida alle proprie abitudini consolidate, riuscirà il nostro eroe a trovare l'amore? Ma va', che domande retoriche faccio? È un romance.
Niels Lyhne di Jens Peter Jacobsen
Danimarca
Periodo di lettura: dal 10 al 14 luglio
Commento:
Questo libro mi crea più problemi de La casa della moschea. Sono combattuta. Ho dato 4*, perché è senza ombra di dubbio un capolavoro, però forse è un capolavoro nello stile, non dal punto di vista narrativo. Non c'è una trama che ti tiene avvinto: tutto è raccontato dal narratore, spiegato con una certa naïveté che oggi, abituati ai plot magnetici, fa un po' sorridere. In fin dei conti ci sono solo due grandi nodi da sciogliere: la ricerca di sé e la ricerca di una donna adatta a sé. Ma Niels Lyhne è una personalità complessa, non avremmo potuto capirlo dalle sue azioni. Perché? Perché Niels si ferma sulla soglia dell'azione e, quelle poche volte prova a varcarla, gli va pure abbastanza di merda, povera stella.
Leggere la prima metà è facile come bersi un poroton. Provate a bervi un poroton. Ecco. Però, bevi e bevi, scopri che il poroton è squisito, che ha un sapore paradisiaco che non immaginavi e che assapori sorso dopo sorso. Lo stile di Jacobsen è prolisso, ma eccelso senza dubbio, e la traduttrice inglese gli ha reso giustizia con una certa poeticità del linguaggio dovuta a rime interne e alternanza fra ripetizioni e varietà nel lessico.
Ci sono delle descrizioni che prendono quasi capitoli interi, dei luoghi e dei personaggi e delle sensazioni che questi provano, che sono Dzì ben scritti che ti fanno alzare lo sguardo dal testo per guardare, smarrito/a, nel vuoto della tua pochezza espressiva e ti fanno capire quanto possa essere potente la parola. E per un attimo sublime sei felice di ingoiare poroton.
Leggere la seconda metà è come scivolare lungo un pendio di bellezza verso una conclusione di un'intensità sconvolgente.
Il tema principale, come dicono tutte le sinossi, è l'ateismo di Niels, che da ribellione adolescenziale si trasforma in un vuoto adulto. Ma questo tema principale sfiora la narrazione solo in alcuni punti, mentre per il resto se ne sta sullo sfondo.
Il libro è del 1880, ma è ancora molto romantico per certi versi. Io l'ho letto come se Niels e il suo percorso di crescita fossero un po' un'allegoria della transizione dal romanticismo, coi suoi sentimenti e passioni totalizzanti, verso il realismo e uno sguardo disincantato sulla natura e sull'uomo. Visto Dzì è un Bildungsroman dove il protagonista è il romanzo stesso. Molto romantico anche da parte mia, in effetti.
Eccomi qua, a calare tutti i punti all'ultima mano.
Innanzitutto porgo i miei complimenti
In ordine di lettura (le edizioni linkate sono quelle effettivamente lette):
Beowulf di chi non si sa
Inghilterra
Periodo di lettura: dal 1 al 5 luglio
Commento:
Credo mi aspettassi di più da questo poema leggendario (leggendario per il suo contenuto quanto per il suo ruolo nella storia della letteratura anglosassone). Gira che ti rigira c'è Beowulf che ammazza giganti e draghi perché nessun altro è in grado di farlo e lui è il più bravo. Non c'è molto altro da dire sulla trama.
Ma non è certo questo che ha reso immortale questo poema che sopravvive in un unico manoscritto: è, innanzitutto, la composizione, coi suoi versi allitterativi (niente rime) e i suoi kenning (giri di parole per esprimere un concetto, tipo che il mare non è il mare ma la strada delle balene). Ma, soprattutto, è la limpida descrizione dei rapporti sociali dell'epoca germanica e vichinga pre-feudale, dei legami del sovrano coi suoi vassalli e di come era strutturata la corte. Credo che questo abbia fornito agli studiosi un enorme bacino di conoscenza. Ci sono perfino accenni al sistema giuridico dei diritti fondiari. Questo sì, che è magnifico, non la lotta con il drago o con Grendel che, in fin dei conti, sono appena accennate, come narrate da chi non era presente e preferisce concentrarsi poi sui risultati sociali delle imprese: il prestigio di Beowulf dopo la sua lotta con Grendel e il caos susseguente alla sua lotta con il drago.
La casa della moschea di Kader Abdolah
Iran
Periodo di lettura: dal 5 al 9 luglio
Commento:
Anche qui, forse, mi aspettavo di più, visti tanto l'argomento quanto l'ambientazione. Il romanzo narra le vicende di una famiglia che gestisce una moschea in una città religiosa dell'Iran prima, durante e dopo la rivoluzione di Khomeini. I membri della famiglia sono appena tratteggiati, con uno sguardo su pochi, essenziali gesti, ma si ergono maestosi dalle pagine, ognuno coi suoi tratti particolari e sono certa che questa sia stata l'abilità maggiore di Abdolah. La narrazione e lo stile, invece, mi hanno lasciata perplessa, perché a momenti pareva proprio annacquata e ridursi a un "è successo questo, poi questo". È probabile che questo sia voluto, a sottolineare la semplicità degli avvenimenti che hanno portato a svolte epocali sia per il mondo sia per i protagonisti, però mi ha lasciata con un meh. A tratti, tuttavia, era bellissimo.
L'amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Australia
Periodo di lettura: dal 9 al 10 luglio
Commento:
Come alcune amiche mi hanno fatto notare, ho dato 4* a un libro che ha la parola 'amore' nel titolo. Io ho provato a dirottare le accuse sulla Longanesi che ha Dzì tradotto questo libro che in originale s'intitola The Rosie project, ma la verità è che mi sono davvero gustata questo libro in due intense sessioni notturne di lettura. Perché questo libro non è solo romance. Anzi, direi che la storia d'amore è un effetto collaterale dell'intento dell'autore di dipingere a tinte divertenti il comportamento di una professore (forse Asperger o forse no, con un evidente disturbo dello spettro autistico) alle prese con un progetto: quello di trovare una compagna per la vita. E il progetto diventa davvero tale, assumendo i caratteri di una ricerca scientifica. Che naturalmente non condurrà a niente, perché poche cose sono ascientifiche come i sentimenti. Tra situazioni imbarazzanti, contatti umani fonte di disagio e sfida alle proprie abitudini consolidate, riuscirà il nostro eroe a trovare l'amore? Ma va', che domande retoriche faccio? È un romance.
Niels Lyhne di Jens Peter Jacobsen
Danimarca
Periodo di lettura: dal 10 al 14 luglio
Commento:
Questo libro mi crea più problemi de La casa della moschea. Sono combattuta. Ho dato 4*, perché è senza ombra di dubbio un capolavoro, però forse è un capolavoro nello stile, non dal punto di vista narrativo. Non c'è una trama che ti tiene avvinto: tutto è raccontato dal narratore, spiegato con una certa naïveté che oggi, abituati ai plot magnetici, fa un po' sorridere. In fin dei conti ci sono solo due grandi nodi da sciogliere: la ricerca di sé e la ricerca di una donna adatta a sé. Ma Niels Lyhne è una personalità complessa, non avremmo potuto capirlo dalle sue azioni. Perché? Perché Niels si ferma sulla soglia dell'azione e, quelle poche volte prova a varcarla, gli va pure abbastanza di merda, povera stella.
Leggere la prima metà è facile come bersi un poroton. Provate a bervi un poroton. Ecco. Però, bevi e bevi, scopri che il poroton è squisito, che ha un sapore paradisiaco che non immaginavi e che assapori sorso dopo sorso. Lo stile di Jacobsen è prolisso, ma eccelso senza dubbio, e la traduttrice inglese gli ha reso giustizia con una certa poeticità del linguaggio dovuta a rime interne e alternanza fra ripetizioni e varietà nel lessico.
Ci sono delle descrizioni che prendono quasi capitoli interi, dei luoghi e dei personaggi e delle sensazioni che questi provano, che sono Dzì ben scritti che ti fanno alzare lo sguardo dal testo per guardare, smarrito/a, nel vuoto della tua pochezza espressiva e ti fanno capire quanto possa essere potente la parola. E per un attimo sublime sei felice di ingoiare poroton.
Leggere la seconda metà è come scivolare lungo un pendio di bellezza verso una conclusione di un'intensità sconvolgente.
Il tema principale, come dicono tutte le sinossi, è l'ateismo di Niels, che da ribellione adolescenziale si trasforma in un vuoto adulto. Ma questo tema principale sfiora la narrazione solo in alcuni punti, mentre per il resto se ne sta sullo sfondo.
Il libro è del 1880, ma è ancora molto romantico per certi versi. Io l'ho letto come se Niels e il suo percorso di crescita fossero un po' un'allegoria della transizione dal romanticismo, coi suoi sentimenti e passioni totalizzanti, verso il realismo e uno sguardo disincantato sulla natura e sull'uomo. Visto Dzì è un Bildungsroman dove il protagonista è il romanzo stesso. Molto romantico anche da parte mia, in effetti.


L'amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Australia
Periodo di lettura: dal 9 al 10 luglio
Commento:
Come alcune amiche mi hanno fatto notare, ho dato 4* a un libro che ha la parola 'amore' nel titolo. Io ho provato a dirottare le accuse sulla Longanesi che ha Dzì tradotto questo libro che in originale s'intitola The Rosie project..."
L'ho letto un po' di tempo fa, ma lo ricordo molto, molto divertente!
Georgiana wrote: "Era quello che volevo capire anch'io! La prima sarà abbinata con la quarta e la seconda con la terza? Quindi noi, Austen Heroines, saremo abbinate ai Power Ranger, e i Super Villains con i Kill Bill?"
Io propongo Georgiana e Paola contro tutti.
Io propongo Georgiana e Paola contro tutti.

"
Anch'io resto O-Ren Ishii, per lo stesso motivo di affezione. Nel senso che nel frattempo ho preso gusto ad utilizzare katana e tantō... ;)
In fin dei conti, non mi sono allontanata poi molto dal "Rossetto & stiletto" proposto tempo fa. Ha! Ha! Ha!
Insieme ai Super Villains saremo una squadra di agguerritissimi carognoni: sarà una finale epica, tipo Bene Vs. Male.

Sì, in effetti sarebbe uno scontro tra titani che mi gusterei stando sugli spalti ()


Tsk tsk, fai l’egoriferita solo perché il tuo boyfriend è uno famoso�
(view spoiler)
E non perdi occasione per farlo notare. Tipo la scelta del tuo nick v_v["br"]>["br"]>["br"]>["br"]>["br"]>["br"]>
Modestamente, pare che Yeoshua ben Youssef abbia voluto rendermi omaggio assumendo tale soprannome. Me ne compiaccio. Heep Heep Uriah per me!
Books mentioned in this topic
L'amore è un difetto meraviglioso (other topics)La casa della moschea (other topics)
Niels Lyhne (other topics)
Beowulf (other topics)
Middlemarch (other topics)
More...
Authors mentioned in this topic
Kader Abdolah (other topics)Graeme Simsion (other topics)
Jens Peter Jacobsen (other topics)
Mario Vargas Llosa (other topics)
Jorge Luis Borges (other topics)
More...
/review/show..."
Ooooh, il film è bellissimo :)"
Pinkerton wrote: "Incredibile ma vero, sto iniziando a stimare Saturn :P (Bellissimo il film!) "
Anche io adoro il film e il libro non delude. Poi, ovvio, Miyazaki è un genio inarrivabile eh... Peccato che questo è l'unico libro dell'autrice a essere stato tradotto.