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Chiacchiere letterarie (e non)
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Chiacchiere varie

Facci poi sapere cosa ti dice l'oculista. Forse è ancora l'effetto dell'antibiotico che circola nell'organsimo, ma non ha causato danni permanenti.
Ma il tuo medico di famiglia l'hai risentito per dirgli dell'effetto che ha avuto su di te l'antibiotico che ti ha prescritto? Appena puoi cambialo.
Io spero di arrivare fino al mare. L'intenzione c'è, ma prima voglio vedere quanta gente c'è in giro e come si comporta. Se vedo che ci sono troppe persone, o che girano senza mascherina, compro quello che mi serve e rientro a casa.

Io è da un mese che ho un dolore presumo a un linfonodo del collo. Finora ho aspettato sperando passasse da solo, ma il dolore è aumentato, per cui mercoledì ho telefonato al mio medico.
Ovviamente una visita è fuori discussione e così mi ha dato un consulto puramente telefonico. Mi ha prescritto il Brufen dicendo che probabilmente è solo un'infiammazione. Ho iniziato a prenderlo, mi ha effettivamente attenuato un po' il dolore, ma il gonfiore mi sembra sia identico. Al termine della cura lo richiamerò se il problema non si sarà risolto, ma sinceramente mi chiedo cosa possa capire da telefono. E se poi dovessi fare degli esami specialistici? Chi me li farebbe adesso? Al di là degli esami del sangue penso che tutto il resto sia inaccessibile. Ma fino a quando dovremo andare avanti così?? Io sinceramente sono preoccupata. Scusate lo sfogo, ma i pensieri sono tanti e non sempre riesco ad essere positiva.

Io è da un mese che ho un dolore presumo a un linfonodo del collo. Finora ho aspettato sperando ..."
Ti capisco perfettamente perché ho avuto la tua stessa preoccupazione in questi ultimi due mesi. Cioè, speravo che non mi venisse qualcosa proprio ora, per non dover andare in ospedale. Io avevo l'appuntamento per un'ecografia alla fine di marzo, e l'avevo preso a marzo del 2019. Visto che non mi chiamava nessuno ho chiamato io l'ospedale due giorni prima dell'appuntamento e mi hanno detto che tutti gli appuntamenti erano stati annullati, che era sottinteso che non sarei dovuta andare, e che mi avrebbero richiamato loro. Per la carità, posso aspettare ancora, era solo l'ecografia mammaria che si fa come prevenzione, ma mi chiedo come fa la gente che veramente ha l'urgenza di un'ecografia (o altro) per problemi esistenti.
La tua stessa situazione l'ha però vissuta mio figlio in Olanda e, di coseguenza, anche io da qui. Lui ha iniziato ad avere tosse e muco, ma niente febbre. Chiama il medico di famiglia e questo gli dice che sarà solo allergia ("visite" telefoniche anche lì). Mio figlio gli ha detto che non ha mai sofferto di allergie e che a dicembre/gennaio si era fatto una brutta bronchite, se poteva essere questa che tornava perché curata male. Il medico gli ha detto che era impossibile, che era sicuramente allergia, e gli ha prescritto uno spray nasale al cortisone. Vi lascio immaginare la mia ansia... A quanto pare aveva ragione il medico perché con lo spray ha iniziato a stare meglio.
Il mio medico di famiglia aveva chiuso l'ambulatorio già alla fine di febbraio. Ero passata davanti al suo ambulatorio e vedendo un avviso l'ho letto. Praticamente c'era scritto che si poteva andare soltanto su appuntamento previa telefonata in cui si decideva se una visita fosse veramente necessaria. Il bello è che non aveva messo il numero di telefono! Io ce l'ho, sia fisso che cellulare, ma chi non ce li ha perché è un paziente nuovo o perché non ne ha mai avuto bisogno? Il cellulare me l'aveva dato soltanto per un'emergenza pochissimi anni fa. Non so però quando riaprirà l'ambulatorio e se dobbiamo continuare a telefonare per qualsiasi cosa. Alla prossiam uscita farò un salto fino all'ambulatorio per vedere se ci sono avvisi nuovi.
Abc, concordo pienamente con le tue preoccupazioni. Purtroppo molte persone che conosco hanno avuto la terribile sfortuna di scoprire problemi di salute gravi a ridosso della chiusura totale, ed è stato un macello. Gente con problemi gravi che deve aspettare fino a non si sa bene quando per poter anche solo fare una visita. Gente che purtroppo non ha potuto fare a meno di ricorrere al pronto soccorso e che è stata sì visitata, ma rispedita a casa rapidamente seppure con problemi gravi.
Mio padre avrebbe dovuto fare degli importanti controlli proprio in questi mesi, e niente, non li farà. Ha scoperto a febbraio di avere un tumore e niente, se lo deve tenere. È vero che, vista la sua condizione di salute (è cardiopatico), gli avevano detto che in ogni caso non avrebbero potuto curarlo, però è comunque una situazione che va monitorata strettamente perché se dovesse peggiorare si potrebbe pensare di tentare, accettando i rischi. E invece no, dato che è ancora molto piccolo se lo tiene e basta, e soprattutto per chissà quanto tempo non avrà modo di sapere se cresce.
Io già mi sono curata da sola una lesione asportata con laser che si era poi infettata, per carità siamo riusciti a far passare l'infezione ma ora ha un aspetto malsano e per fortuna mercoledì il dermatologo mi riceve, ma intanto sono stata due mesi così.
Per quanto riguarda il mio problema agli occhi, le manifestazioni iniziali sono state molto preoccupanti e in tempi normali sarei andata di corsa al pronto soccorso, invece no, me lo sono dovuto tenere. Dely sì ho telefonato al mio medico di famiglia ma non mi ha fatto neanche parlare, ha solo voluto sapere se la tosse mi era passata e, alla mia risposta positiva, ha chiuso il telefono. Anche i medici del suo studio fanno solo visite su appuntamento ma quantomeno fuori dalla porta ci sono i numeri di cellulare, almeno questo.
Inoltre, anche le visite di controllo non sono cose da prendere sottogamba. Ok, mettiamo che (esempio) una visita oculistica di controllo per controllare che la miopia non sia peggiorata è sicuramente rimandabile, ma una mammografia no, non credo. Mia madre stava bene e solo con una mammografia di controllo scoprì di avere un tumore al seno, peraltro in stato avanzato. Gli screening si fanno perché sono importanti e spesso salvavita, come nel suo caso.
Mio padre avrebbe dovuto fare degli importanti controlli proprio in questi mesi, e niente, non li farà. Ha scoperto a febbraio di avere un tumore e niente, se lo deve tenere. È vero che, vista la sua condizione di salute (è cardiopatico), gli avevano detto che in ogni caso non avrebbero potuto curarlo, però è comunque una situazione che va monitorata strettamente perché se dovesse peggiorare si potrebbe pensare di tentare, accettando i rischi. E invece no, dato che è ancora molto piccolo se lo tiene e basta, e soprattutto per chissà quanto tempo non avrà modo di sapere se cresce.
Io già mi sono curata da sola una lesione asportata con laser che si era poi infettata, per carità siamo riusciti a far passare l'infezione ma ora ha un aspetto malsano e per fortuna mercoledì il dermatologo mi riceve, ma intanto sono stata due mesi così.
Per quanto riguarda il mio problema agli occhi, le manifestazioni iniziali sono state molto preoccupanti e in tempi normali sarei andata di corsa al pronto soccorso, invece no, me lo sono dovuto tenere. Dely sì ho telefonato al mio medico di famiglia ma non mi ha fatto neanche parlare, ha solo voluto sapere se la tosse mi era passata e, alla mia risposta positiva, ha chiuso il telefono. Anche i medici del suo studio fanno solo visite su appuntamento ma quantomeno fuori dalla porta ci sono i numeri di cellulare, almeno questo.
Inoltre, anche le visite di controllo non sono cose da prendere sottogamba. Ok, mettiamo che (esempio) una visita oculistica di controllo per controllare che la miopia non sia peggiorata è sicuramente rimandabile, ma una mammografia no, non credo. Mia madre stava bene e solo con una mammografia di controllo scoprì di avere un tumore al seno, peraltro in stato avanzato. Gli screening si fanno perché sono importanti e spesso salvavita, come nel suo caso.

Mio papà ha avuto bisogno urgente di una trasfusione circa un mese fa. L'hanno portato in pronto soccorso e ci ha passato un'intera giornata, proprio quando i contagi erano al picco. Poi, dopo la trasfusione, lo hanno spedito a casa senza fare ulteriori controlli data l'emergenza Covid. Purtroppo lunedì si è spento per un arresto cardiaco. Probabilmente non ci sarebbe stato nulla da fare lo stesso, anche perché l'età era parecchio avanzata, però ci resterà sempre il dubbio.
Io vorrei capire quanto tempo dovrà ancora passare prima di poter avere nuovamente accesso alle cure mediche e alle visite specialistiche. Come dici tu, Marina, una mancata prevenzione può essere molto pericolosa. Senza contare che adesso si sarà creata una lista d'attesa allucinante visto che hanno rimandato tutto, per cui, anche riprendendo con le prestazioni, ci sarà da aspettare le calende greche.
E quello che mi inquieta è che adesso si passa alla fase due, con una Lombardia totalmente impreparata a fronteggiarla. Temo che nuovamente si intaseranno gli ospedali coi malati Covid. Figuriamoci se poi, come stanno dicendo, a giugno riapriranno nidi e materne. Mi sembra tutto così assurdo! Le primarie, medie e superiori, dedicate a un'utenza più autonoma e in grado di tenere le mascherine e comprendere e rispettare le norme di sicurezza, resteranno chiuse fino a settembre. Invece la fascia zerosei, che è quella più complicata da gestire, deve riattivare i servizi! Io, da educatrice di nido, mi sento trattata come carne da macello. L'unica tristissima speranza che posso avere di scamparmela è dovuta al fatto che io sono comunale e probabilmente per i centri estivi utilizzeranno le cooperative. Certo, perché le educatrici di cooperativa sono figlie di un Dio minore e possono fare da cavie! Non ho parole! Viene fatto tutte solo per esigenze economiche e della tutela della salute di personale e bambini non importa nulla a nessuno.
Scusate il pippone, mi sono dilungata troppo.

Innanzitutto condoglianze Abc. Un abbraccio virtuale.
Mi spiace anche per Marina. La fotosensibilità è sempre stata l’effetto collaterale che mi spaventa di più negli antibiotici.
Io ho vissuto una situazione simile al figlio di Dely. Ho avuto una tosse leggera con muco per un mese. Curata “al telefono� con cortisone. Non mi lamento del fatto che il medico non mi abbia visitata, perché credo sinceramente lo abbia fatto più per tutelare me che altro: il mio medico di base ha contratto il Covid e non so nemmeno in che condizioni sia, quello con cui ho parlato è il sostituto e ci va coi piedi di piombo.
Capisco anche le preoccupazioni di Abc riguardo nidi e materne. Ma capisco anche le madri lavoratrici che tra il 4 e il 18 ricominceranno a pieno regime e non sanno cosa fare. 15 giorni di congedo totali e 600� di bonus banysitter sono niente, e lo sappiamo tutte che allafime sono sempre le donne a dover lasciare il lavoro per far fronte a situazioni straordinarie.

Lo chiedo davvero, senza retorica, perché come dicevo capisco la posizione delle maestre e quella delle famiglie, e non so quale potrebbe essere la soluzione più equa.

Mio papà ha avuto bisogno urgente di una trasfusione circa un mese fa. L'hanno portato in pronto soccorso e ci ha passato un'intera giornata, propr..."
Condoglianze :-(
Marina, mi dispiace per tuo padre!
Non voglio sottovalutare l'importanza dell'ecografia mammaria (o della mammografia), ma penso sempre a chi sta già male e avrebbe più bisogno di me di una visita o un'ecografia. Io posso aspettare (sperando che non trovino qualcosa proprio quest'anno), ma persone come tuo papà (di Marina) hanno veramente bisogno di poter accedere a tutti i controlli necessari.
Gli ospedali in qualche modo si devono riorganizzare (e spero al più presto) da poter accedere senza l'ansia di prendersi anche il virus.


Nel nostro paese la situazione è esasperata: il part time e la flessibilità non esistono, i congedi e i permessi sono visti come una ladrata e ai padri non sono concessi, o lo sono in maniera minore.
D'altra parte tutti i lavoratori devono essere tutelati, e i bambini sono untori per antonomasia.
Per questo dico che non riesco ad avere un'idea chiara, e mi sembra che ogni soluzione sarà ingiusta per l'una o l'altra parte.
@Abc mi dispiace molto per tuo padre, affrontare un lutto è sempre difficile ma di questi tempi in cui non è possibile neppure fare il funerale (che serve ai vivi per congedare i loro cari) è davvero drammatico.
@Marina è altrettanto difficile gestire (sia psicologicamente che materialmente) i propri problemi di salute e contemporaneamente quelli dei genitori a distanza, purtroppo non possiamo fare niente se non mandarti il nostro sostegno virtuale. Se hai ancora l'esigenza di stare al buio, per evitare i troppi pensieri, potresti ascoltare qualche podcast. I podcast sono meno impegnativi degli audiolibri, esistono su qualsiasi argomento e basta il cellulare.
Abc capisco le tue paure però bisogna anche basarsi sugli studi che sono stati svolti e sulla realtà dei fatti: i bambini e in particolare quelli in età prescolare sono i meno colpiti dal virus e secondo gli studi che stanno facendo non costituirebbero un veicolo per la trasmissione del virus. Questi fatti sono confermati da quanto abbiamo visto in questi mesi: le vittime sul lavoro sono nella stragrande maggioranza dei casi personale sanitario degli ospedali, delle case di riposo e i medici di base che erano a contatto con i soggetti più a rischio o già malati.
Fra le maestre che fino al giorno prima della chiusura erano a pulire nasi colanti non si sono registrati picchi di malattia o mortalità.
Questo non per dire che sarà una passeggiata e non correrai rischi ma che bisogna mettere le cose nella giusta prospettiva: dubito che di questi tempi un genitore vi porterà un bambino con il raffreddore perché tra fobia di avere davvero la malattia e il rischio di diventare l'untore della classe, ci penseranno due volte. Anche se accadesse potete sempre non ammetterlo in classe e/o chiamare i genitori per venire a prenderlo in quanto malato.
Tu probabilmente sei fra i fortunati che non stanno lavorando ma continuano a percepire lo stipendio regolarmente ma per molti non è così e per poter tornare a lavorare (che significa poter fare la spesa per riempire il frigorifero e non vivere della carità degli altri) hanno bisogno che qualcuno si occupi dei loro figli soprattutto quelli in età prescolare che sono i meno autonomi e necessitano di cure continue.
Purtroppo non ci sono soluzioni facili, l'unica certezza è che non si può andare avanti così perché altrimenti non sarà il virus ad ucciderci ma la povertà, qui è detto meglio
@Marina è altrettanto difficile gestire (sia psicologicamente che materialmente) i propri problemi di salute e contemporaneamente quelli dei genitori a distanza, purtroppo non possiamo fare niente se non mandarti il nostro sostegno virtuale. Se hai ancora l'esigenza di stare al buio, per evitare i troppi pensieri, potresti ascoltare qualche podcast. I podcast sono meno impegnativi degli audiolibri, esistono su qualsiasi argomento e basta il cellulare.
Abc capisco le tue paure però bisogna anche basarsi sugli studi che sono stati svolti e sulla realtà dei fatti: i bambini e in particolare quelli in età prescolare sono i meno colpiti dal virus e secondo gli studi che stanno facendo non costituirebbero un veicolo per la trasmissione del virus. Questi fatti sono confermati da quanto abbiamo visto in questi mesi: le vittime sul lavoro sono nella stragrande maggioranza dei casi personale sanitario degli ospedali, delle case di riposo e i medici di base che erano a contatto con i soggetti più a rischio o già malati.
Fra le maestre che fino al giorno prima della chiusura erano a pulire nasi colanti non si sono registrati picchi di malattia o mortalità.
Questo non per dire che sarà una passeggiata e non correrai rischi ma che bisogna mettere le cose nella giusta prospettiva: dubito che di questi tempi un genitore vi porterà un bambino con il raffreddore perché tra fobia di avere davvero la malattia e il rischio di diventare l'untore della classe, ci penseranno due volte. Anche se accadesse potete sempre non ammetterlo in classe e/o chiamare i genitori per venire a prenderlo in quanto malato.
Tu probabilmente sei fra i fortunati che non stanno lavorando ma continuano a percepire lo stipendio regolarmente ma per molti non è così e per poter tornare a lavorare (che significa poter fare la spesa per riempire il frigorifero e non vivere della carità degli altri) hanno bisogno che qualcuno si occupi dei loro figli soprattutto quelli in età prescolare che sono i meno autonomi e necessitano di cure continue.
Purtroppo non ci sono soluzioni facili, l'unica certezza è che non si può andare avanti così perché altrimenti non sarà il virus ad ucciderci ma la povertà, qui è detto meglio

E poi quanti operatori sanitari erano contagiati a fine febbraio? Noi siamo chiusi da allora, forse è per questo che non ci siamo ammalate, non perché i bambini non siano veicolo di contagio. Anche perché mi chiedo come mai si consigli di non affidarli ai nonni...
Comunque sono consapevole che nell'opinione comune noi siamo sempre viste come delle privilegiate, per cui poco importa di quello che ci accade. E vabbè...

Tutte le persone che conosco che lavorano nel pubblico si sentono sempre in obbligo di dirmi che non è vero che sono privilegiati, che loro si fanno il mazzo tanto e non sono pagati abbastanza. Io non ho nessun motivo per credere il contrario, se non fosse che, data la situazione attuale del mondo del lavoro, restano davvero dei privilegiati.
Non credo nell'assioma che se tu hai diritto a qualcosa in più di me allora me lo stai rubando, ma credo che questi "privilegi" andrebbero ridimensionati e spalmati su una fetta di popolazione più ampia.
Ogni categoria ha le sue problematiche, e sicuramente ciascuno di noi comprende meglio quelle della propria. Ma bisogna vedere anche l'altra faccia della medaglia.
Se tu fossi una madre single, senza aiuti familiari e un lavoro nel privato che potrebbe essere a rischio se non riprendi il 4 maggio, non chiederesti a gran voce l'apertura del nido/materna? Pur avendo una paura boia che il bambino si infetti e contagi anche te e chissà quanti altri?
@Abc, mi dispiace tantissimo per tuo padre, ti faccio le mie più sentite condoglianze.
@Pao, sì sto provando coi podcast ma la mia attenzione si è sempre concentrata più sull'aspetto visivo quindi se non vedo i miei pensieri vagano ovunque tranne che su quello che sto ascoltando. Magari ci vuole solo un po' di pratica.
@tutti/e, riguardo alle riaperture, io penso che sia difficilissimo trovare un equilibrio. Ho tante amiche con figli che da oggi dovranno tornare a lavorare e non sanno come fare, dato che lavorano entrambi i genitori e non possono lasciare i figli ai nonni perché questi sono anziani e a volte con patologie preesistenti che li metterebbero ancora più a rischio. Spero tanto che non succeda, ma temo che in alcuni casi sarà inevitabile per uno dei due genitori lasciare il lavoro, ed è inutile dire che probabilmente toccherà alla mamma e non al papà. Per contro, concordo che le maestre e le educatrici non possano essere carne da macello, mi è capitato di leggere testimonianze di educatrici di bambini con disabilità, che quindi hanno continuato a lavorare (a domicilio) durante tutto questo periodo, e lamentavano giustamente il fatto che con questi bambini sia impossibile mantenere le distanze o far loro indossare la mascherina, per cui anch'esse si sentivano carne da macello. Mia sorella ha un bimbo con disabilità ma ha rinunciato all'educatrice a domicilio per tutelare sia l'educatrice sia genitori e bambino. Lei però ha potuto farlo, ma penso a tutti quei genitori con figli la cui disabilità renda impossibile una gestione esclusivamente familiare. Sono cose complicatissime, non mi sento di esprimere un giudizio né in un senso né nell'altro.
@Pao, sì sto provando coi podcast ma la mia attenzione si è sempre concentrata più sull'aspetto visivo quindi se non vedo i miei pensieri vagano ovunque tranne che su quello che sto ascoltando. Magari ci vuole solo un po' di pratica.
@tutti/e, riguardo alle riaperture, io penso che sia difficilissimo trovare un equilibrio. Ho tante amiche con figli che da oggi dovranno tornare a lavorare e non sanno come fare, dato che lavorano entrambi i genitori e non possono lasciare i figli ai nonni perché questi sono anziani e a volte con patologie preesistenti che li metterebbero ancora più a rischio. Spero tanto che non succeda, ma temo che in alcuni casi sarà inevitabile per uno dei due genitori lasciare il lavoro, ed è inutile dire che probabilmente toccherà alla mamma e non al papà. Per contro, concordo che le maestre e le educatrici non possano essere carne da macello, mi è capitato di leggere testimonianze di educatrici di bambini con disabilità, che quindi hanno continuato a lavorare (a domicilio) durante tutto questo periodo, e lamentavano giustamente il fatto che con questi bambini sia impossibile mantenere le distanze o far loro indossare la mascherina, per cui anch'esse si sentivano carne da macello. Mia sorella ha un bimbo con disabilità ma ha rinunciato all'educatrice a domicilio per tutelare sia l'educatrice sia genitori e bambino. Lei però ha potuto farlo, ma penso a tutti quei genitori con figli la cui disabilità renda impossibile una gestione esclusivamente familiare. Sono cose complicatissime, non mi sento di esprimere un giudizio né in un senso né nell'altro.

Mi dispiace davvero per Abc e per i tuoi problemi Marina.
Almeno in questo mi ritengo fortunata: io e i miei cari siamo tutti in salute. Non oso immaginare che guaio sarebbe girare per ospedali di questi tempi.
Per il resto cerco di uscire il meno possibile e limitare i contatti al lavoro ma spesso è inevitabile avvicinarsi alle persone. Purtroppo noto con dispiacere che c'è sempre troppa gente in giro per le strade, sono sicura che molti non hanno davvero necessità di uscire.
Tintinnabula wrote: "posso dire che sono stanca del vittimismo dei dipendenti pubblici?
Tutte le persone che conosco che lavorano nel pubblico si sentono sempre in obbligo di dirmi che non è vero che sono privilegiati, che loro si fanno il mazzo tanto e non sono pagati abbastanza."
Ovviamente nulla contro i diretti interessati, sono convinta che anche tu stai facendo un discorso generale e basato sulle tue esperienze.
Ma non posso che essere d'accordo. Credo che molti dipendenti pubblici non abbiano esperienze col privato, quindi loro pensano davvero di farsi il mazzo, ma perchè non hanno mai provato altro.
Ricordo che un giorno in ufficio è venuta una ragazza (dipendente pubblica) che, subito dopo il buongiorno, si è detta seccata perchè quel giorno era uscita dal lavoro alle 13.10, ben 10 minuti oltre il suo orario. Io, che arrivavo da un periodo di minimo mezzora di straordinario al giorno (ogni giorno per mesi, non solo mezzora ogni tanto), secondo voi cosa dovevo dire? Ho fatto un sorriso di circostanza ma la tentazione di ribaltarle addosso la scrivania è stata molto forte!
Però appunto, queste sono le nostre esperienze, c'è sicuramente chi lavora nel pubblico e sa di essere "privilegiato" (ho messo volutamente tra virgolette perchè non è la parola adatta). Una mia amica lavora 6 ore al giorno, in tranquillità, in un ufficio comunale di un paesino (che di certo non ha le problematiche delle città) e porta a casa 1200 euro al mese (quando un operaio a 40 ore nemmeno ci arriva e sfacchina tutto il giorno)... lo dice chiaramente: "sono fortunata". Un'altra mia amica fa l'insegnante (pubblica) in una scuola elementare: bambini scalmanati e ingestibili, però mi dice sempre "so che siamo fortunati ad avere quasi tutta l'estate libera".
Vi aggiorno, ve lo devo dopo che mi siete state a sentire e mi avete dato la vostra vicinanza :) Apparentemente il mio problema agli occhi è il risultato di una reazione allergica a quella categoria di farmaci, che sono molto pesanti e tendono ad avere effetti sul sistema nervoso centrale. Una reazione allergica che dura tre settimane è sicuramente una cosa un po' bizzarra, ma non ha certo aiutato il fatto di non aver potuto consultare subito un medico e di non aver potuto fare movimento fisico che forse mi avrebbe aiutato a smaltire prima il farmaco. Niente danni permanenti comunque. Cortisone (in collirio) per 17 giorni, e nuovi occhiali da lettura dato che l'infiammazione mi ha scatenato una forte presbiopia (ero già miope e astigmatica, tra l'altro). Quindi sostanzialmente non vedevo una mazza perché sono diventata fortemente presbite dall'oggi al domani! Purtroppo con i fornitori che lavorano con personale ridotto non avrò gli occhiali prima della prossima settimana, quindi ancora per un po' dovrò ridurre al minimo la permanenza al computer.
In ogni caso cerco ancora un co-moderatore! Avevo chiuso la discussione ai commenti perché non ero sicura di poterli leggere in tempi decenti, ora li ho riaperti quindi se avete domande non esitate.
In ogni caso cerco ancora un co-moderatore! Avevo chiuso la discussione ai commenti perché non ero sicura di poterli leggere in tempi decenti, ora li ho riaperti quindi se avete domande non esitate.
Marina (Sonnenbarke) wrote: "Vi aggiorno, ve lo devo dopo che mi siete state a sentire e mi avete dato la vostra vicinanza :) Apparentemente il mio problema agli occhi è il risultato di una reazione allergica a quella categori..."
Dai Marina l'importante è aver individuato la causa almeno siete tutti più tranquilli. Purtroppo in questa situazione è tutto più complicato e quindi anche le cose semplici come un paio di occhiali necessitano tempi biblici.
Dai Marina l'importante è aver individuato la causa almeno siete tutti più tranquilli. Purtroppo in questa situazione è tutto più complicato e quindi anche le cose semplici come un paio di occhiali necessitano tempi biblici.

Grazie per l'aggiornamento! Quindi anche la presbiopia ti andrà via appena avrai smaltito l'antibiotico?
Grazie ragazze 🥰
No, dely, la presbiopia me la devo tenere, ma non è certo niente di grave né tantomeno irreparabile. Solo, come dice Pao, i tempi sono lunghi in questa situazione di emergenza perché anche i fornitori hanno personale e orari ridotti, quindi se di solito bastavano 24 ore per un nuovo paio di occhiali, ora ci vogliono 4-5 giorni. Niente di grave, solo che intanto la mia autonomia di lettura è brevissima perché non vedo un cavolo 😅
No, dely, la presbiopia me la devo tenere, ma non è certo niente di grave né tantomeno irreparabile. Solo, come dice Pao, i tempi sono lunghi in questa situazione di emergenza perché anche i fornitori hanno personale e orari ridotti, quindi se di solito bastavano 24 ore per un nuovo paio di occhiali, ora ci vogliono 4-5 giorni. Niente di grave, solo che intanto la mia autonomia di lettura è brevissima perché non vedo un cavolo 😅

No, dely, la presbiopia me la devo tenere, ma non è certo niente di grave né tantomeno irreparabile. Solo, come dice Pao, i tempi sono lunghi in questa situazione di emergenza per..."
Hanno iniziato a fare gli interventi con il laser per la presbiopia, ho parlato con una persona e dice che ha funzionato. Mi sembra di aver capito che tu sei ancora molto giovane, potresti pensarci....
@Emanuela, sì ho trovato anch'io degli articoli che ne parlano, ma sinceramente non sono per niente propensa... Prima di tutto perché ho una paura terribile di tutto ciò che riguarda gli occhi, non sarei in grado di stare lì tranquilla durante un intervento, anche se solo col laser, poi perché sono pure miope e astigmatica quindi alla fine risolverei solo uno dei tre difetti, e infine perché a quanto dice il mio oculista è comunque destinata a peggiorare nel corso degli anni, quindi adesso credo sia prematuro. Comunque ora ho gli occhiali nuovi! Mi devo abituare a passare continuamente da un occhiale all'altro, ma mi trovo molto bene, riuscire a leggere senza dolori lancinanti è stata un'emozione!


Se invece non avete letto Tanti piccoli fuochi, dovete assolutamente leggerlo!! 😜 😜

Anna mi dai una bellissima notizia! Vado subito a vedere se c'è in italiano...

Brava!! 😜 Spero ti piaccia! Sarò curiosa di sapere la tua opinione, se lo leggerai! 😊

Anna ⭐️ wrote: "@Marina Ti volevo poi chiedere, stai ancora seguendo la lettura di Harry Potter su WizardingWorld? Io sì e mi sta piacendo un sacco!!"
No, ho accantonato per il momento, ma spero di riprendere... sono sempre troppo pigra quando si tratta di ascoltare!
No, ho accantonato per il momento, ma spero di riprendere... sono sempre troppo pigra quando si tratta di ascoltare!

No, ho accantonato per il momento, ma spero di riprendere... sono sempre troppo pigra quando si tratta di ascoltare! "
Se hai tempo e voglia, ti consiglio di riprenderla perché è davvero carina come idea! Io mi sono stupita di come alcuni lettori mi rendessero l’ascolto/lettura più piacevole di altri! Se arrivi poi al capitolo 11 c’� persino David Beckham che legge! Mi ha fatto ridere perché gli han dato da leggere, essendo lui sportivo, la parte del commentatore di una partita di Quidditch... e neanche quella ha saputo fare! Monotono e senza entusiasmo! 🤣
Ora abbiamo tutti meno tempo libero rispetto a quanto ne avessimo durante il lockdown, ma voglio segnalarvi comunque una interessante raccolta di 1150 film che si possono vedere gratuitamente online: Ci sono anche documentari, oltre ai film veri e propri, per esempio ho visto che c'è qualcosa su Samuel Beckett e su Virginia Woolf, se vogliamo rimanere in ambito letterario. Ma c'è veramente di tutto.

Come state? Soprattutto Marina e Antonella che avevano problemi di salute.
Io ero sparita sia per lavoro, ma anche perché a fine luglio è tornato a casa mio figlio e potete immaginare quanto dia da fare un figlio in casa. Il passaggio dal vivere da soli ad avere una persona in casa è abbastanza traumatico. Ci sono anche i lati positivi, oltre alla felicità di avere di nuovo un figlio vicino, ma c'è bisogno di tempo per riabituarsi a vivere insieme e ad avere altri ritmi. Penso che ora si fermerà a casa per circa un annetto perché si è laureato e già prima del lockdown aveva deciso di prendersi un anno sabbatico per chiarirsi le idee e decidere cosa continuare a studiare. Sembra abbia già deciso, quindi non deve far altro che mandare l'application alle università che ha scelto e vedere se verrà preso o meno. Caspita se costa!
E se tutto va bene tra due settimane partiamo per le vacanze. Ovviamente virus permettendo perché ormai si vive nell'incertezza.
E voi cosa mi raccontate? Come state trascorrendo l'estate?

Grazie per il tuo pensiero, ti auguro giorni sereni! 😘🤗
Ciao dely! Penso sia bellissimo riavere tuo figlio con te, però capisco bene il discorso che fai, lo vedo anche coi miei quando passiamo più di 3 giorni assieme 😂 Abbiamo ognuno i nostri spazi, loro sono abituati a essere in due da quasi 20 anni, io a stare per conto mio da altrettanto tempo, riabituarsi non è facile. Naturalmente fa piacere, ma i ritmi e le abitudini sono cambiati, quindi è normale. Tengo le dita incrociate per le application, non ti chiedo niente per scaramanzia ma ovviamente sono curiosa quindi se non sei scaramantica e ci vuoi raccontare sei la benvenuta 🙂
Io tutto bene, anch'io ho ricominciato a lavorare da poco più di un mese (prima solo qualche lavoretto), mi stanno letteralmente massacrando tanto che mi sa che ad agosto non ho mai avuto più di mezza giornata di pausa... Oggi ho avuto un sacco di cose non lavorative da fare quindi questo mi ha consentito di staccare un po'. Naturalmente sono felice che il lavoro sia ripreso, però già mi sta prendendo un mezzo esaurimento nervoso 😵
@Antonella, sono contenta che vada meglio, e in bocca al lupo per il rientro in ufficio!
Io tutto bene, anch'io ho ricominciato a lavorare da poco più di un mese (prima solo qualche lavoretto), mi stanno letteralmente massacrando tanto che mi sa che ad agosto non ho mai avuto più di mezza giornata di pausa... Oggi ho avuto un sacco di cose non lavorative da fare quindi questo mi ha consentito di staccare un po'. Naturalmente sono felice che il lavoro sia ripreso, però già mi sta prendendo un mezzo esaurimento nervoso 😵
@Antonella, sono contenta che vada meglio, e in bocca al lupo per il rientro in ufficio!

Grazie! Mi fa piacere leggere che stai meglio. E buon rientro in ufficio. Cerchiamo di essere positivi e speriamo non capiti niente da doverci chiudere di nuovo in casa :-(

Con il nostro lavoro purtroppo è così: periodi magri e poi all'improvviso stress da esaurimento. Trovare un equilibrio non è per niente facile.
Ovviamente anche per mio figlio non è facile dopo aver vissuto per tre anni con altri studenti. Non era più abituato a una madre lagnona e rompiscatole!
Per quanto riguarda i suoi studi ha deciso la specializzazione. Una mezza idea ce l'aveva già, ma visto che si sarebbe dovuto iscrivere entro non mi ricordo quando, non aveva voglia di fare tutto di corsa per poi doversene pentire. Essendosi laureato in scienze politiche ha deciso di continuare con "development". Anzi, ha trovato un paio di corsi ancora più interessanti: uno di sviluppo legato anche ai diritti umani e l'altro (se non ricordo male) di sviluppo legato ai flussi migratori e uno legato ai conflitti. Ha anche trovato quali università: tre in Inghilterra e una in Scozia. Penso che nei prossimi giorni dovrà decidersi su quale indirizzo specifico tra quelli che ho nominato (se nel frattempo non ne trova altri più interessanti) e poi procederà. Incrociamo le dita venga preso e gli diano una borsa di studio perché costa veramente tanto.
@dely, sembrano veramente interessanti i corsi che ha trovato tuo figlio! Tra l'altro secondo me ha fatto benissimo a non fare tutto di corsa, se poi dovesse pentirsi di una scelta affrettata sarebbe un bel problema, sia per lui personalmente, che a livello economico. Meglio allora prendersi una pausa e rifletterci bene e fare le application con calma, come ha fatto lui. Facci sapere!

Certo, vi farò sicuramente sapere!
Dai ragazze speriamo che il peggio sia alle spalle!
@dely in bocca al lupo per la "nuova" convivenza e a tuo figlio per i suoi studi
@dely in bocca al lupo per la "nuova" convivenza e a tuo figlio per i suoi studi

@dely in bocca al lupo per la "nuova" convivenza e a tuo figlio per i suoi studi"
Grazie!

Nonostante fossi in vacanza, non ho avuto molto tempo per leggere. Sono stata dai miei in Basilicata, poi sono partita con mia sorella per un cammino e poi sono stata di nuovo qualche giorno dai miei. Sono riuscita a staccare la testa ed era esattamente ciò di cui avevo bisogno.
Con mia sorella ho fatto il , più precisamente la via Peuceta, da Bari a Matera. È stato un cammino stupendo! Si attraversano posti bellissimi e rispetto all'anno scorso questa volta abbiamo incontrato anche altri camminatori/escursionisti/pellegrini. Sono delle gran belle esperienze e chissà quando riusciremo a partire di nuovo.
A Matera c'era anche un'esposizione delle sculture di Dalì. Magari più tardi o domani metto un paio di foto.




Grazie! Tra un po' metto qualche foto nella discussione "I nostri viaggi fuori dalle pagine".
(messe: /topic/show/...)
Anna ⭐️ wrote: "Che bello @dely il cammino! Anche a me piacerebbe fare qualcosa di simile ogni tanto! Ma non trovo mai nessuno che venga con me. Prima o poi dovrò mettermi d’impegno e andare da sola! Quanto ci ave..."
Il percorso è di 170 km e li abbiamo fatti in 7 giorni. Non ci siamo allenate anche perché secondo me non è possibile allenarsi: o sei una persona che cammina sempre o farsi qualche camminata prima di partire non serve a molto. Diciamo che mia sorella esce due volte al giorno con i cani e si fa lunghe passeggiate nel bosco, io conduco vita sedentaria, non pratico nessun tipo di sport (vabbè, yoga, ma non può essere considerato sport), ma in città mi sposto quasi esclusivamente a piedi evitando di prendere l'auto. Certo, gli escursionisti allenati ci mettono meno tempo per gli stessi chilometri, ma secondo me l'importante è farcela, ognuno con i propri tempi.
Fino a un mese fa ti avrei detto di partire anche da sola, ora non più. So che qualche cammino organizza anche gruppi guidati; paghi, ma almeno non sei sola e forse è meglio. Purtroppo questa volta ci è capitato di incontrare un uomo con intenzioni poco lodevoli. Per fortuna non è successo niente perché si è limitato soltanto a fare richieste indecenti, ma non mi voglio immaginare se fosse capitato a una donna sola, lo spavento che si prendeva. In due almeno ci si incoraggia anche a vicenda e se necessario ci si difende anche meglio.
@dely, mi dispiace per il brutto incontro, certa gente fa davvero schifo! Io sono stata molte volte in viaggio da sola, però immagino che andare a fare un cammino da soli/e sia molto diverso dall'andare da soli/e a visitare città o paesi. In una città comunque c'è un sacco di gente e si spera che in casi estremi qualcuno possa venire in tuo aiuto, un cammino a piedi è un'esperienza di maggiore isolamento fisico. Da un lato è bellissimo, dall'altro però se hai la sfortuna di fare certi incontri ti prendi ovviamente paura. Comunque sono contenta che tu sia riuscita a farti 4 settimane di vacanza, da quello che mi avevi raccontato ti ci voleva proprio. Sono sicura che ora ripartirai con slancio!
Dely grazie per avere condiviso con noi questa bella esperienza (al netto dell'incontro sgradevole), le foto sono molto belle e ci hai fatto proprio venire voglia di partire zaino in spalla.
Le immagini mi hanno dato l'impressione che il percorso sia ben segnalato e curato.
In passato ho letto che in alcuni cammini in Italia ci sono tratti che costeggiano strade provinciali e quindi non il massimo per la sicurezza di chi va a piedi.
Come vi siete trovate nelle strutture ricettive lungo il percorso?
Le immagini mi hanno dato l'impressione che il percorso sia ben segnalato e curato.
In passato ho letto che in alcuni cammini in Italia ci sono tratti che costeggiano strade provinciali e quindi non il massimo per la sicurezza di chi va a piedi.
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Lavoro quasi niente, un po' perché è rallentato enormemente, un po' perché quel poco che arriva devo quasi sempre rifiutarlo perché stare troppo al computer è una tortura.
Sì, da lunedì le passeggiate sono consentite, vorrei approfittarne anche io dal momento che vivo a 50 metri dalla spiaggia, ma il sole di maggio non me lo consente finché non riesco a risolvere questo problema. Fai tu delle passeggiate anche per me e poi mi racconti il mare :)