Å·±¦ÓéÀÖ

Nuova catena per questo primo mese d’estate
Regole qui /topic/show/...
Commenti in questo post
Fatevi avanti!

1. Antonella La stanza della morte di Jeffery Deaver
2. Floanne 3000 modi per dire ti amo di Marie-Aude Murail (2013)
3. Arybo La sirena e Mrs Hancock: Una storia in tre libri di Imogen Hermes Gowar (numero nel titolo)
4. Lalalah I Luminari di Eleanor Catton (gen. historical fiction)
5. MonicaEmme L'animale femmina di Emanuela Canepa (iniziali EA)
6. Rowi Figli del segreto di Cinzia Tani (2018)
7. Roby Le notti al Santa Caterina di Sarah Dunant (gen. Historical fiction)
8. Alberto I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe (nome nel titolo)

Bene!
Apro le danze con La stanza della morte di Jeffery Deaver:

/book/show/1...

Buon aggancio! �

Ma Antonella, come fai? Sei sempre la prima! :D

Ahah 😂 avevo l’app di GR aperta, stavo guardando le notifiche e sei apparsa tu...

3000 modi per dire ti amo di Marie-Aude Murail (2013)

La sirena e Mrs Hankock: una storia in tre libri

(/book/show/4...)

Collegamento: numero nel titolo

Così faccio felice Lalalah con historical fiction 🤗

Le notti al Santa Caterina, stesso genere

Roby mi spiace ma il criterio genere l’ha appena usato Lalalah

Non avevo fatto il refresh della pagina, mi scuso.

Lalalah wrote: "Grazie Arybo, gentilissima, mi rifiondo subito.
I Luminari di Eleanor Catton, stesso genere, historical fiction :-)"

Io adotto il criterio stesse iniziali autore leggendo L'animale femmina

Mi aggancio a Monica con Figli del segreto, stesso anno (2018)

PS: Roberta, attaccati a me ;)

Rowizyx wrote: "Mi aggancio a Monica con Figli del segreto, stesso anno (2018)

PS: Roberta, attaccati a me ;)"

Ok allora, rimettiamo queste Le notti al Santa Caterina

Mi aggancio con nome proprio nel titolo

I dolori del giovane Werther

Ok tutti fino a qui. Bentrovato Alberto! ;D

Ho completato la lettura de I dolori del giovane Werther, che si inserisce a pieno titolo nel mio vecchio obiettivo di leggere quei libri che tutti conoscono ma che pochi hanno letto davvero, io per primo!

Ci sono molti aspetti che mi frullano in testa dopo la lettura, sicuramente uno di questi e' l'eta' dell'opera: quasi 250 anni che indubbiamente si sentono. Pero'... e' inevitabile pensare a quanto fosse nuovo all'epoca un testo cosi', e quanto abbia influenzato tutta la letteratura europea, che si stava preparando alla rivoluzione del Romanticismo. E sara' anche noioso forse... ma e' sicuramente uno snodo fondamentale.

La formula epistolare non aiuta, e' piu' forte di me. Confesso che ignoravo questa caratteristica, e appena iniziata la lettura la mia convinzione ha vacillato, anche perche' dalle lettere il caro Werther risulta parecchio noioso... tra l'esaltato e il ripetitivo, nel suo entusiasmo da innamorato. Un adolescente che parla come un trisavolo praticamente! Per fortuna l'ultima parte, forse proprio per la necessita' di un ritmo piu' serrato della narrazione, affianca una parte di racconto alle sole lettere, mi sa che Goethe stesso si era reso conto che rischiava di essere troppo noioso!

Sto divorando le ultime pagine de Le notti al Santa Caterina. Bellissimo, credo di aver trovato un'autrice che, nel mio immaginario, può rivaleggiare con la Chevalier.

Tra l'altro devo ringraziare voi di Å·±¦ÓéÀÖ perché l'ho scoperto qui,

Io invece non ho letto il mio. :(
Il mese mi è passato tre a capo e collo senza che me ne accorgessi...
Cerco di rimediare al più presto.

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Uff! Tra il caldo, il lavoro, la stanchezza e altre storie personali, ci ho messo un sacco a leggere il mio libro.
Però l’ho finito.
Jeffery Deaver: La stanza della morte. Avevo buone se non ottime aspettative. Invece... mmmm...
Parzialmente delusa, lascio qui il link alla mia recensione:
/review/show...

Finito già da un po' Figli del segreto... devo dire che il mio entusiasmo è scemato man mano che il libro proseguiva.

È molto difficile dare una dimensione umana e comprensibile ai contemporanei a personaggi storici come Giovanna la Pazza o Caterina d'Aragona. In un'epoca in cui vogliamo DONNEH FORTIH E COMBATTENTIH come modelli di riferimento, donne che già erano straordinarie a cercare di resistere a un mondo che le voleva come soprammobili forse sfuggono a un lettore poco consapevole del periodo storico. Potevi essere considerata pazza solo perché rifiutavi di farti ingravidare tra una scappatella e l'altra del marito? Ebbene sì. O se t'incazzavi perché il marito t'aveva portato nel letto una malattia da bordello? E sì di nuovo.

La Tani tenta di creare un grande affresco sul cinquecento asburgico inserendo anche dei personaggi originali, una famiglia di dame di compagnia per grandi regine e capitani di ventura per re e imperatori vanagloriosi. Non ho avuto la sensazione che le due dimensioni funzionassero bene insieme nel complesso. Poi è vero che le corti erano sicuramente più libertine di quello che pensiamo, ma ci sono tante situazioni tragicomiche/assurde. Non mi ha convinto del tutto.