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La sfera di pietra sfrecciava nel vuoto
Antonia Byatt ci racconta i miti norreni, che culminano col ¸é²¹²µ²Ô²¹°ùö°ì, la caduta degli dei. Si tratta di miti di origine danese, norvegese e islandese: mi è venuto spontaneo confrontarli con i miti olimpici della tradizione greca e romana e non potrebbero essere più diversi: alla solarità degli dei olimpici, belli, gaudenti ed eterni si contrappone un Valhalla di guerrieri che si uccidono reciprocamente e valorosamente tutti i giorni in battaglia e che la sera, risuscitati, banchettano con cinghiale (se mi invitassero, dovrei trovare un modo garbato per declinare). Alla vita umana travagliata i Vichinghi fecero corrispondere una vita divina, anche questa brutale, stupida e mortale. L’inizio della fine era la successione di 3 anni senza estate e qui traspare l’attesa struggente del sole dei popoli nordici, che si trattiene in cielo sempre più a lungo, scioglie il ghiaccio, annuncia lo spuntare delle prime foglie, restituisce la vita. Il racconto dei miti di Asgard ha anche una valenza autobiografica: l’autrice ricevette in regalo dalla madre un libro sui miti norreni quando, durante la seconda guerra mondiale, era sfollata in campagna. Forse era il suo primo libro: certamente l’atmosfera si è sedimentata profondamente in lei e riemerge nei toni gotici presenti in vari suoi libri (Il libro dei bambini, La cosa nella foresta). La sua mente fervida di bambina leggeva della fine degli dei e cercava di prepararsi all’inverno della scomparsa di suo padre in guerra. A me il racconto della caduta degli dei ha fatto pensare con un brivido alla fine del nazismo che si pasceva di queste mitologie. Byatt ne dà una lettura ben più attuale, dicendo che, come gli dei norreni sanno che verrà la fine, ma non si danno da fare per cambiare il destino, così il genere umano esprime gli scienziati che misurano l’entità dei danni fatti al pianeta Terra ma non per questo riescono a deviare i destini di estinzione e degrado della natura. Una prosa splendida : “In principio era l’albero. La sfera di pietra sfrecciava nel vuotoâ€�.