pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
Consigli di lettura
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Best/worst of the year

ma come fai a volertene separare? sapendo poi che andranno nelle mani sbagliate, magari di qualcuno che li ordinerà per colore, orrore!
però vedo che tutti arrivano a quella fase della vita in cui smettono di comprare libri. so che succederà anche a me. adesso sono nella fase in cui cerco un falegname che mi costruisca la libreria dei sogni su ogni parete di casa, sogno l'eliminazione del caos della tripla fila.

...e per il primo che telefona, una batteria di pentole acciaio inox 18/10 e una mountain bike con cambio shimano!

per restare in argomento, ho un figlio grande che legge quasi esclusivamente fantasy (l'importante è che leggano qualcosa). Prevedendo che tutti i miei (nostri) libri un giorno andranno dritti dritti in discarica, ho iniziato (con poco successo a dire il vero) a buttare miei vecchi libri che presumo non rileggerò mai e sono passata agli ebook che non occupano posto e che, con un bel reset, si volatilizzeranno.

La Religione del Libro (Ubik e seguaci): oh, che ne sarà della mia anima libresca dopo la morte? Sbranata dai barbari, ignorata, svenduta, macerata, bruciata, mangiata dai tarli? IGNORATA?
Pratica del non attaccamento (Chiara187, Adriano e me medesimo): al sepolcro le mie spoglie mortali e al macero i miei libri, tanto vale perseguire il distacco già da vivi. Digiuno e libro elettronico, OM!
Nichilismo (tittirossa, marco_izner): ma prendetevi tutto, scatole di latta vintage, libri miniati, libercoli: frèiga gnint! Da morti non si legge!
Utilitarismo (...): ué, te tene disfi, me li prendo e siam felici tutt'e du. I belli li tengo per me, i brutti li rifilo al cliente di Marozzi, il superstar, tanto l'ignurant el capis no!

sulla batteria di pentole, ahimè, non posso aiutarti (ho appena attaccato il servizio da 24 RichardGinori con bordo oro, ereditato un paio di anni, ma ne ho ancora un paio intonsi da altre eredità - però considerando la quantità di stoviglie che le mie mani possono frantumare, spero di arrivare alla fine del 2018)
sulla bici ne possiamo parlare, :-)

a dire il vero non mi riconosco mica tanto in quella categoria: ho talmente poco il mito/religione del Libro come oggetto che, pur ad un'età ragguardevole, ho sorpreso tutti passando al digitale con estrema facilità e senza alcuna nostalgia per le cose tipo il fruscìo delle pagine, l'odore, il contatto con la carta, che sembrano attizzare altri...
Esprimevo soltanto il rammarico per l'oggettivo spreco che ho sotto gli occhi, in rapporto a quanto attingevo (gratis!) io, mia sorella ed anche i nostri amici alla libreria di mio padre e ognuno di noi alla libreria degli altri con continui giri di prestiti.
E per fortuna che, a differenza di altri, ho sempre mantenuto almeno la passione del cinema sul "virtuale", senza farmi prendere dalla smania di collezionare VHS, poi DVD, poi Blue Ray, ecc
:-)

infatti ho scritto "anima libresca", comunque schersavo ;-)

Torno all'argomento iniziale del post: i miei meglio del 2017. In ordine sparsissimo.
ROMANZI:
Anna Karenina - L. Tolstoj
Tutta la luce che non vediamo - A. Doerr
Canto della pianura - K. Haruf
L'Aleph - Borges (la mia sorpresa 2017, temevo fosse ostico per me e invece grande amore)
Luce d'agosto - Faulkner (la mia riconciliazione, io che L'urlo e il furore boh)
Il giardino dei Finzi-Contini - Bassani (che si riconferma nel 2018 con "Gli occhiali d'oro", ma perché scopro Bassani così da vecchia?)
Martin Eden - London
Una cosa piccola che sta per esplodere - P. Cognetti
FUMETTI
La trilogia di Rosalie Blum - C. Jourdy (purtroppo temo introvabile, ma una tenerezza, un'intelligenza, una delicatezza... non smetterò mai di ringraziare l'amico che me l'ha consigliata)
Viola Giramondo - T. Radice, S. Turconi
Il piano orientale - Z. Abirached (una delle migliori letture del 2017 in senso generale, non solo per la categoria, una vera opera d'arte e con un protagonista che vorrei abitasse sul mio pianerottolo)
DELUSIONI
Ninfee Nere - M. Bussi (una truffa)
Sorgo Rosso - Mo Yan
La comparsa - Yeoshua (premio ai peggiori dialoghi della narrativa contemporanea)
Requiem per un'ombra - Pistacchio, Tofanello
Le otto montagne - P. Cognetti
Il libro dei Baltimore - J. Dicker (buono solo per il tritadocumenti)
Progetto di sangue - G. Macrae Burnet
Carol - P. Highsmith (la noia)
PEGGIOR SHOCK 2017
Il disfacimento progressivo e brutale dell'ufficio dove lavoravo, lo strattonamento e l'ipocrisia che ho subito nel mio spostamento a nuovo ufficio.
MIGLIOR LUOGO 2017
2017 anno di viaggi non entusiasmanti (per me).
Ad ogni modo: Bordeaux, Gent e la Mezquita di Cordoba
Tuttavia il 2018 dal punto di vista viaggi è iniziato talmente male che posso solo sperare in un ribaltamento della situazione.
MIGLIORE MOSTRA 2017
Ho visto pochissime mostre, ma senza dubbio "L'ultimo Caravaggio", alle Gallerie d'Italia, piazzatasi al top in extremis (credo di esserci andata il 29 dicembre). Un'ultima cena di Procaccini che mi ha tolto il fiato, milanesi andateci, c'è ancora.

Satantango - László Krasznahorkai
L’invenzione di Morel - Adolfo Bioy Casares
L’uomo senza qualità - Robert Musil
Rumore bianco - Don DeLillo
Omon Ra - Viktor Pelevin
L'UNICA SCHIFEZZA:
Perdido Street Station - China Mieville
MIGLIOR MOSTRA:
Hokusai all'Ara Pacis
PEGGIOR CONCERTO:
Marilyn Manson a Capannelle
SCOPERTA CULINARIA:
bagna cauda

TORMENTA di Russell Banks
HO BRUCIATO LA NOTTE di Richard Wright
IL TEMPO DI UNA CANZONE di Richard Powers
Il Peggiore Libro letto quest'anno:
TUTTI GLI UOMINI DEL RE di Warren Robert Penn
I più bei dischi musicali ascoltati quest'anno
GOING FOR THE ONE degli Yes, chicca riscoperta dopo un nuovo attento ascolto, non una novità quindi (1977), ma, per me l'ultimo vero capolavoro del rock progressivo, prima dell'avvento del punk oramai alle porte in quegli anni.
FULL-ON della Chris Walden Big Band, con una stupenda versione di Ride like the wind di Christopher Cross
Buone letture e ascolti.

Migliori:
- Sorrentino, Pastorale rivoluzionaria
- Pynchon, Mason & Dixon
- Franzen, Libertà
- Holleran, Dancer from the dance
- Wood & Geasland, Inseparabili
Un'unica delusione vera, direi: Tartt, Il piccolo amico

Possiedo il volume da anni e non mi decido mai a iniziarlo; questa citazione sarà probabilmente la spinta decisiva perché Vannibaldassarre almeno in ambito di "americana contemporanea" è una garanzia!
Vanni, ho visto altri tuoi nuovi interventi su vari thread. Che non sia che adesso dobbiamo aspettare altri 6 mesi per riaverti fra noi con la dovuta costanza.
:-)

io Mason & Dixon l'ho solo in inglese, dici che è fattibile una lettura in originale, o diventa davvero troppo ostica?
e quindi Libertà di Franzen lo consigli nonostante la pessima fama che lo circonda??
Nessuno si fa avanti, allora comincio io. Questi sono i miei 5 stelle (tra parentesi l’anno di pubblicazione in lingua originale):
NARRATIVA:
Pablo Montoya: Trittico dell’infamia (2014)
Christa Wolf: Trama d’infanzia (1976)
António Lobo Antunes: Spiegazione degli uccelli (1981)
Witold Gombrowicz: Ferdydurke (1938)
Ivan Gončarov: Oblomov (1859)
POESIA:
Basil Bunting: Briggflatts (1966)
Mariangela Gualtieri: Le giovani parole (2015)
Antonella Anedda: Notti di pace occidentale (1999)
TEATRO:
Nessuno (ho messo al massimo 4 stelle)
SAGGISTICA:
Nicolas Riasanovsky: Storia della Russia: dalle origini ai giorni nostri (2004)
NARRATIVA:
Pablo Montoya: Trittico dell’infamia (2014)

Christa Wolf: Trama d’infanzia (1976)

António Lobo Antunes: Spiegazione degli uccelli (1981)

Witold Gombrowicz: Ferdydurke (1938)

Ivan Gončarov: Oblomov (1859)

POESIA:
Basil Bunting: Briggflatts (1966)

Mariangela Gualtieri: Le giovani parole (2015)

Antonella Anedda: Notti di pace occidentale (1999)

TEATRO:
Nessuno (ho messo al massimo 4 stelle)
SAGGISTICA:
Nicolas Riasanovsky: Storia della Russia: dalle origini ai giorni nostri (2004)


Joseph Roth La cripta dei cappuccini (1938)
Zachar Prilepin Il monastero (2014)
António Lobo Antunes Spiegazione degli uccelli (1981)
Mervyn Peake Gormenghast (1950)
Evgenij Zamjatin Noi (1921)
Jaume Cabré Io confesso (2011)
Millesima rilettura, ma sempre da cinque stelle: Ubaldo Bertoli, La Quarantasettesima (1976)
Annoto anche: buona soddisfazione per la saga dei Cazalet della Howard; tanta tanta soddisfazione per aver letto tutte e dieci le perle della caccia al tesoro.

Non è mezzanotte chi vuole - Antonio Lobo Antunes
Glossa - Juan José Saer
Gli aquiloni - Romain Gary
Cosa diremo agli angeli - Franco Stelzer
Camminare - Thomas Bernhard
Tutto quello che è un uomo - David Szalay
Fuori categoria ma bellissimo:
Dopodomani non ci sarà di Luca Rastello
fra i saggi la palma d'oro va a:
La letteratura circostante di Gianluigi Simonetti
poi ho riletto con grande soddisfazione Pedro Paramo di Rulfo, stavolta in lingua originale.
per il momento è tutto
p.s. dimenticavo i peggiori:
La vita negoziabile di Luis Landero
Il club degli uomini di Leonard Michaels




Ma ho messo tante 4 stelle a libri a cui mancava pochissimo per entrare tra i migliori!!! :)
Per i libri meno piacevoli invece non mi posso esprimere perché ne ho in lettura alcuni che possono concorrere... Argh!!!
Va bene, seguo l'andazzo ubikiano, e segnalo anche film e dischi (serie tv ne guardo troppo poche, e praticamente solo animate), ma metto solo quelli usciti nel 2018 e non quelli visti e ascoltati quest'anno ma usciti prima (anche perché la musica è fatta di ascolti e riascolti, difficile dire in che anno ho ascoltato un disco):
FILM:
1. Cold War (Pawlikowski)
2. Un affare di famiglia (Kore'eda)
3. Dogman (Garrone)
4. L'albero dei frutti selvatici (Bilge Ceylan)
5. Lazzaro felice (Rohrwacher)
[tutti presentati a Cannes, ma che ce posso fa'... dei film presentati a Venezia però per ora ne ho visti solo due]
DISCHI:
1. Dean Blunt: Soul on Fire
2. Colin Self: Siblings
3. Eartheater: Irisiri
4. Julia Holter: Aviary
5. Lolina: The Smoke
Delusione dell’anno in musica: Jenny Hval, che si è addolcita fino alla melensaggine. Preferivo i dischi in cui raccontava al mondo quanto fosse incazzata.
FILM:
1. Cold War (Pawlikowski)
2. Un affare di famiglia (Kore'eda)
3. Dogman (Garrone)
4. L'albero dei frutti selvatici (Bilge Ceylan)
5. Lazzaro felice (Rohrwacher)
[tutti presentati a Cannes, ma che ce posso fa'... dei film presentati a Venezia però per ora ne ho visti solo due]
DISCHI:
1. Dean Blunt: Soul on Fire
2. Colin Self: Siblings
3. Eartheater: Irisiri
4. Julia Holter: Aviary
5. Lolina: The Smoke
Delusione dell’anno in musica: Jenny Hval, che si è addolcita fino alla melensaggine. Preferivo i dischi in cui raccontava al mondo quanto fosse incazzata.

- La famiglia Karnowski
- Tutto scorre...
- Lila
- Patria
-L'Arminuta
Peggiori:
Zorba il greco
Solo bagaglio a mano
Il libro con cui ho deciso di chiudere definitivamente con la letteratura giapponese:
Kafka sulla spiaggia
Posto più suggestivo visitato: Museo Oceanografico di Valencia
Concerto: Foo Fighters con incursione dei Guns N' Roses
Film deludente: Loro 1 e 2
Miglior film: Io, Tonya

il meglio di qualunque oggetto artistico del 2018: À la recherche du temps perdu


I rifugiati di Viet Thanh Nguyen e Tutto quello che è un uomo di David Szalay.
Di solito preferisco i romanzi ai racconti, ma questi sono assolutamente strepitosi.
In seguito mi sono procurata anche Il simpatizzante di Nguyen, romanzo che lo ha reso famoso vincendo il Pulitzer nel 2016, ma resto dell'idea che i racconti sono la sua cosa migliore.
Per la sezione 'non nuovi', sempre a pari merito con gli altri due, ho dato 5 stelle anche a La libreria di Penelope Fitzgerald, ultima edizione italiana 1999 (Sellerio).
Quest'ultimo l'ho trovato su una di quelle piccole librerie che si vanno diffondendo nei parchi. Dunque l'idea di abbandonare libri che non ci piacciono o non ci interessano più (di cui parlavate qui un anno fa) è ottima, sappiatelo!

:-)"
Che fai, provochi?
Vado a preparare liste creative! :) nel fine settimana provvederò! :)))

Satantango, László Krasznahorkai,
/review/show...
La scoperta della currywurst, Uwe Timm
/review/show...
La ballata di Adam Henry, Ian McEwan
/review/show...
Sing, unburied, sing, Jesmyn Ward
/review/show...
Bonus Track (saggio)
Factory Girls: From Village to City in a Changing China, Leslie T. Chang
/review/show...


Patrimonio di Philip Roth, sorpresa e commossa.

I racconti di Cheever un appuntamento che si riproporrà, ancora una quarantina da leggere, ne ha scritti talmente tanti

Berta Isla un Marias bellissimo psicologico, profondo quasi una spy story

C’� stata anche una rilettura da 5 stelle Il maestro e Margherita, stelle riconfermate

Tra gli outsider il meritatissimo Anatomia di un soldato dell’inglese Harry Parker

Nel carnet anche poesia Per voce a te dovuta di Pedro Salinas


A parte conclamati capolavori colpevolmente non ancora letti molte gradite sorprese, tra cui quello che sto leggendo adesso.
/book/show/4...
Libro di scottante attualità - come usa dire - che trasuda intelligenza da ogni pagina.
Poi
/book/show/3...
E
/book/show/3...
Sgradevolissimo ma scritto benissimo.
Ma la lettura dell'anno e forse del triennio è indiscutibilmente
/book/show/3...
Comunque sì il 2018 non è ancora finito..

Nel settore narrativa, noto di avere letto molti libri con un fondo autobiografico. Tra questi, mi hanno colpito in modo particolare Il ritorno di Hisham Matar e Appunti per un naufragio di Davide Enia. Un altro libro che mi porterò dietro è Ipotesi di una sconfitta di Giorgio Falco.
Tra i classici, sono rimasta affascinata da Trittico praghese di Urzidil.
Per i racconti, quelli che ho preferito sono quelli della raccolta I tempi non sono mai così cattivi di Andre Dubus.
I saggi sono stati interessanti, ma non degni di nota, a parte il testo che ho in lettura, ovvero il saggio Opere mondo di Franco Moretti.
Ho letto diversi autori per la prima volta e certamente leggerò altro di Michele Mari, Vila-Matas, Uwe Timm, Margaret Drabble.
Delusioni enormi non ne ho avute, ma speravo meglio con Exit West di Mohsin Hamid e da L'alcol e la nostalgia di Enard.
Musica e film pochissimi; è stato un anno difficile.

Questi sono i tre migliori romanzi letti nel 2018 e pubblicati in Italia nell’ultimo triennio:



E questi i tre migliori, letti nel 2018 ma risalenti al secolo scorso:



I più scarsi:
Passeggeri notturni di Gianrico Carofiglio
Ogni nostra caduta di Dennis Lehane
Disaccordi imperfetti di Jonathan Coe
In ambito cinematografico, premetto che io sono sempre un po� in ritardo sulle uscite; i miei migliori nel 2018 sono questi:
Three billboards outside ebbing di M.Mcdonagh
I, daniel blake di K.Loach
Phantom thread di Paul T. Anderson
Devo aggiungere un quarto piccolo film, visto in tv, che esula anche dall’ultimo triennio (è del 2014) ma che non posso astenermi dal citare perché mi ha colpito molto:
Viviane di R.Elkabetz

Annie Dillard, "Ogni giorno è un dio", raccolta di saggi narrativi di una scrittrice statunitense, nata nel 1945, incredibilmente solo quest'anno tradotta in italiano, nonostante abbia vinto il Pulitzer negli anni '70, e abbia una prosa strabiliante.
Julian Barnes, "L'unica storia", l'ultimo romanzo di Barnes e forse il suo più bello e toccante.
Nadia Terranova, "Addio fantasmi", un libro aspro, preciso, sentito, ispirato alla vita dell'autrice il cui padre scomparve (era depresso, uscì di casa e non se ne seppe più nulla) quando Nadia Terranova aveva tredici anni, ambientato in una Messina trasognata, in cui la protagonista, Ida Laquidara, torna a ristrutturare la sua casa paterna
rivivendo tra passato e presente assieme a sua madre. Che vive ancora in quella casa. Il romanzo italiano migliore.
Peter Handke, "La storia della matita", raccolta di riflessioni e lampi narrativi risalenti agli anni '80 e ripubblicati quest'anno da Guanda. Una meraviglia pensosa, tranquilla, appartata.
Letizia Muratori, "Spifferi". Raccolta di sei racconti, tre dei quali splendidi per forza espressiva, umorismo e finali.

Arcipelago dell'insonnia di António Lobo Antunes

Déjà-vu di Tom McCarthy

Casa di giorno, casa di notte di Olga Tokarczuk

Accadimenti nell'irrealtà immediata di Max Blecher

La furia del mondo (Cesare De Marchi)

Menzione speciale anche per Trittico dell'infamia (Pablo Montoya), Bussola (Mathias Énard), L’ospite d’onore (Joy Williams), Eravamo dei grandissimi (Clemens Meyer) e Inghiottita (Réjean Ducharme), ma sono davvero tanti i libri interessanti che dovrei aggiungere qui.
I peggiori invece sono questi:
Il secondo libro dell’inquietudine (Fernando Pessoa)
La scure (Mihail Sadoveanu)
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti (Olga Tokarzuk)

I miei cinque stelle:
Appunti di meccanica celeste di Domenico Dara
Perfect Rigor di Masha Gessen
Voli separati di Andre Dubus

Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenair
Memorie di Adriano

Miglior libro del 2019: Cromorama: Come il colore ha cambiato il nostro sguardoCromorama
Miglior terna di romanzi: Una notte soltanto, MarkovitchUna notte soltanto Markovitch
La ferrovia sotterraneaLa ferrovia sotterranea
La città dei ladriLa città dei ladri
Miglior saggio:
La vita immortale di Henrietta LacksLa vita immortale di Henrietta Slacks
Miglior libro storico: L'anno del ferro e del fuoco: Cronache di una rivoluzioneL'anno del ferro e del fuoco
Miglior biografia: Mr. Laurel and Mr. HardyMr Laurel & Mr Hardy
Miglior libro di viaggi: The Rugged Road. Theresa WallachThe Rugged Road
Miglior saga: I Cazalet
Peggior terna di libri: A mano disarmataA mano disarmata
Il cuocoIl cuoco
Le assaggiatricile assaggiatrici
Migliore serie Tv: True Detective
Peggiore serie TV: L'omicidio di Gianni Versace
Miglior film: Dancer (sulla vita di Polunin)
Peggior film: The place
Peggiore

peggiore: Donne che comprano fiori
il più rilassante è stata la saga dei Cazalet.
il più disturbante è stato Melancolia della resistenza

Una dipende da ciò che ha già osservato Mgcgio e cioè che i resoconti si dovrebbero fare all'inizio di gennaio e non in dicembre...: ho visto ieri sera Dogman di Matteo Garrone e lo includo senza dubbio fra i best 2018.
L'altra è che mi sono scordato la sezione musica e allora i miei 3 migliori (tutti editi nel 2018) sono i seguenti
Jakob Bro: Bay of Rainbows (ECM)
Steve Hauschildt: Dissolvi (Ghostly Int.)
St.Vincent: MassEducation** (Loma Vista)
**Da non confondersi col più noto Masseduction(2017); ho scelto MassEducation, la versione solo piano e voce...

Miglior Romanzo: Cent'anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez
Miglior Disco: Springsteen on Broadway
Miglior Scoperta culinaria: il baccalà mantecato a Padova
Miglior acquisto: una casetta antisismica al posto di quella persa con il terremoto

/review/show...
che è un classico e quindi abbondantemente segnalato, eppure mi sento di segnalarlo a mia volta perché alla tenera età di 45, per la prima volta apprezzo Pirandello.

L'Arminuta, Donatella di Pierantonio
e comunque anche l'ultima raccolta di racconti di Eugenides è stata una grande delusione...


Sognando la luna

Il mare

La camera azzurra

Lo stato delle cose

Strane lealtà. Le indagini di Laidlaw

Il potere del cane

The Handmaid's Tale

Si parla troppo poco di Michael Chabon, di cui ho letto tre romanzi tutti molto belli: Le avventure di Kavalier e Klay, Il Sindacato dei poliziotti Yiddish e questo.
Ho già inserito Wonder Boys nel mio programma di lettura 2019...
:-)

Al momento, sulla base dei vostri consigli, ho compilato questa wish list per il 2019:
La scoperta della currywurst, Uwe Timm (anche se detesto la currywurst!)
Berta Isla, Javier Marías (anche se molto perplessa su Marías)
Camminare, Thomas Bernhard (di cui credevo d'aver già letto tutto!)
L'unica storia, Julian Barnes
Spifferi, Letizia Muratori
La città dei ladri, David Benioff
Appunti per un naufragio, Davide Enia
Parlarne tra amici, Sally Rooney
Ipotesi di una sconfitta, Giorgio Falco
Preghiera per Cernobyl', Svetlana Aleksievic
Spiegazione degli uccelli, António Lobo Antunes
Non è mezzanotte chi vuole, António Lobo Antunes

Si parla troppo poco di Michael Chabon, di cui ho letto tre romanzi tutti molto belli: Le avventure di Kavalier e Klay, Il Sindacato dei poliziotti Yiddish e questo.
Ho già ..."
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