Reading Challenges discussion
note: This topic has been closed to new comments.
Trim your TBR - Commenti

La Rivoluzione Francese è un gran bel periodo storico; ho apprezzato più il contesto che il giallo.
Commento qui:
/review/show...

per la task 5 (autore nato in Europa) ho letto La parola alla difesa: un libro più lento rispetto agli altri della Christie, con un andamento a due tempi (una prima parte più compassata, una seconda parte più a scatti), un po' diverso anche perché parte dal "finale". Anche Poirot sembra diverso dal solito� Raccomandato, ma si capisce il colpevole a metà lettura;
per la task 17 (un titolo con il sottotitolo visibile in copertina) ho letto Mindhunter: un libro interessante e ricco di storie, ma poco approfondito dal punto di vista dei metodi, più focalizzato su fatti e ricordi macabri. Peccato, avrei preferito maggiori informazioni sulle tecniche di profiling;
per la task 23 (un libro in comune con un altro utente che nessuno dei due ha letto) ho letto Storia del nuovo cognome, scelto dalla libreria di Antonella. Bello, uguale uguale anche il telefilm (parola per parola), ma ho preferito il primo. Mi manca quel legame speciale tra Lila e Lenù che si trova solo nella prima parte del primo volume. Mi sono comunque appassionata alla storia, la scrittura è fluida e appiccicosa come il miele (nel senso che non te ne puoi staccare), e poi c'è quel senso di fatalità che ti spinge a leggere per scoprire infine la mazzata. Consigliato, voglio leggere altro della Ferrante che non sia l'Amica Geniale;
per la task 28 (un titolo con nome di colore dell'arcobaleno) ho letto ed odiato Nebbia rossa. Una noia, ma una noia� Non mi ha preso fin dall'inizio, non mi ha acchiappato e non mi ha soddisfatto. Non so perché io continui a leggere la Scarpetta, già dall'Ultimo distretto mi stava scomoda. Bah.

Una storia che ha avuto molte ripercussioni sul ritrovamento della piccola Granduchessa Anastasia Nikolaevna Romanov, tra il vero e il falso.
L'autrice ha fatto molte ricerche e molti fatti descritti dopo la rivoluzione avvenuta in Russia e della fine della famiglia Romanov, mi hanno a dir poco lasciata basita, scioccata.
Atroce la loro fine e ciò che hanno passato nell'ultimo anno della loro vita da prigionieri.
Il libro e la trama sono strutturati tra vari passaggi e linee temporali ben ricostruiti anche se, a parer mio, non mi hanno poi fatto impazzire leggere le vicissitudini in anticipo di anni andando a ritroso nel tempo. troppo confusionario e spezza la trama anche se dopo qualche pagina, ti riconnette alla storia.
La linea temporale che più mi ha coinvolto rimane dal 1917 al 1918.
Finale e nota della scrittrice a dir poco pieno di rivelazioni...

Tre stelle abbondanti per un romanzo che un po� giallo e un po� spy-story. Ancora non sono riuscita a capire, dopo due romanzi della serie, se il personaggio di Sara mi piace o no. Bello il racconto alla fine, che volendo si potrebbe leggere prima.
Commento qui:
/review/show...

Storia vera, sì, ma... che noia assurda! Molto interessante il fatto che si tratti di una specie di diario di queste donne inglese che viaggiavano in nave per approdare in India, non solo per visitarla ma anche per conoscere qualche buon partito per sposarsi. Ovviamente sono delle lettere, documentate, ambientate tra la fine dell'800 fino al periodo del post seconda guerra mondiale.
Ho trovato solo interessante le descrizioni dei palazzi sfarzosi indiani poiché, essendoci stata, sono strabilianti e maestosi, palazzi che ti lasciano senza fiato. Rileggere certe descrizioni poi di come erano decorati i palazzi durante i ricevimenti e balli dell'epoca, li rende appetibili di immaginazione.
Nonostante sia scritto in modo alquanto scorrevole, ho trovato noioso molti personaggi storici che si intrecciavano con la famiglia reale, i matrimoni combinati in fretta e furia con alcuni tenenti o soldati appartenenti al reggimento inglese, amori proibiti con alcune donne indiane. Sembrava di leggere un documentario, alla fin fine...


Lascio qui di seguito la breve recensione, anche se ritengo che questo intreccio di biografie non possa essere facilmente recensito. Si fa prima a leggerlo.
Un gioiello letterario.
/review/show...

Commento qui:
/review/show...

Bellissimo...
il mio commento: /review/show...

Una ferita aperta di Dianne Emley
Secondo libro dedicato alla detective Nan Vining, sopravvissuta a un agguato da parte del “cattivo�, come lo chiamano tra loro, lei e la figlia; migliore del primo. Anche in questo caso, l'unico personaggio che trovo ben descritto e caratterizzato è la protagonista; i comprimari e tutti gli altri mi paiono poco riusciti sia i buoni che i cattivi. In questo libro si indaga su un omicidio efferato. Un uomo e una donna uccisi barbaramente con successiva dissezione dell'uomo. Un bell'intreccio, non originale, che scopriamo solo alla fine del romanzo; il “cattivo� cotinua a giocare con la nostra protagonista, quasi a ricordarle che lui non ha dimenticato che lei è sopravvissuta. Non mi pare che ci siano altri libri tradotti; anche se non sono dei capolavori, la curiosità sul “cattivo� incombe! Tre stelline.

Cobra di Deon Meyer
L'ambientazione in Sudafrica rende unici i suoi libri, anche quando la trama è quasi scontata. Un paese che vuol fare dimenticare il suo passato (lo è?) razzista, i bianchi paiono volersi far perdonare il loro essere bianchi, i neri, i mulatti, insomma, non per niente la squadra che indaga viene definita “arcobaleno�, con tutte le etnie che ingloba. Un professore inglese viene rapito in sudafrica, un assassino o più di uno, chissà , chiamato Cobra� lascia in giro un bossolo con il cobra inciso sopra. C'è anche un bravo ragazzo mulatto che in realtà è un borseggiatore dal cuore d'oro verso la sua sorellina. Un intreccio semplice e ingarbugliato allo stesso tempo, sullo sfondo dei meravigliosi paesaggi sudafricani, perennemente nominati. Il libro comunque scorre via, si lascia leggere; i personaggi sono belli, ognuno di loro ha le sue caratteristiche ben marcate. Il protagonista dovrebbe essere uno: Benny Grissel; in realtà , spiccano tutti i membri della squadra, non ultima Zulu Mbali, una piccola grande coraggiosa donna. Quattro stelline.

Adorabile approfondimento (il primo di tre pubblicati) sul mondo Potteriano, tratto dal sito Pottermore.
I primi due capitoli raccontano le vicende di due amatissimi personaggi, la professoressa McGonagall e Remus Lupin: approfondimenti che scaldano il cuore dei Potteriani.
Gli altri due capitoli, più brevi, danno dei cenni sui prof Trelawney e Kettleburn: gradevoli, ma non aggiungono molto alla saga.

E' la seconda volta che approccio quest'autrice e stavolta sono rimasta piacevolmente colpita. Il libro è molto bello, è costruito in modo da ricordare le tragedie greche, con il coro delle fanciulle. E sono proprio queste fanciulle a dominare tutto il romanzo, impiccate da Odisseo per essere state le amanti dei Proci...o così dice la leggenda. La loro tragedia permea tutto il racconto, ancora più delle vicende di Penelope, che personalmente ho trovato un descritta in modo piuttosto freddo.
4 stelle.

Vincitore del premio Pulitzer del 1983, questo romanzo è stata una vera sorpresa.
Mi aspettavo un romanzo incentrato solo sul razzismo e su ciò che vuol dire essere neri in America, mentre questo libro parla anche e soprattutto di donne (ovviamente il razzismo rimane comunque uno dei temi centrali). La condizione di sottomissione all'uomo (prima al padre e poi al marito) è incarnata nella protagonista, Celie, che si annulla per sottostare alla volontà degli uomini che la maltrattano in continuazione, sia fisicamente (stuprata dal "padre", picchiata dal marito) che psicologicamente. In contrasto con lei, vediamo altre figure femminili che non sottostanno a ciò che la società vorrebbe per loro, ma che si ribellano a matrimoni violenti e che mettono il proprio benessere personale davanti a quello di tutti gli altri. La protagonista avrà una forte evoluzione che la porterà a ribellarsi e a trovare la propria strada, che passa attraverso l'amicizia con altre donne e all'amore.
A tratti molto crudo, ma che scorre molto velocemente, anche grazie alla forma epistolare.
Un romanzo di formazione davvero interessante.

Ho letto LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo di Victor Klemperer

In to-read dal 6/3/2018
Letto 9-18 marzo 2020
Di Klemperer avevo letto l'anno scorso il famoso Diario, documento importantissimo in cui egli, filologo tedesco, ebreo, racconta giorno per giorno la sua vita durante il Terzo Reich, il terrore e le persecuzioni quotidiane. Già nel diario, per "deformazione professionale", comincia ad annotare alcune riflessioni sulla "Lingua Tertii Imperi", come la chiama lui (la lingua del Terzo Reich), lo stile, le parole più usate dalla propaganda, e cosa potevano dire sul regime e sui suoi obiettivi. Scampato miracolosamente al bombardamento di Dresda, finita la guerra, K. finalmente può usare queste osservazioni per pubblicare questo interessante libretto. Sono riflessioni scritte in tono colloquiale, non accademico (d'altra parte l'autore non aveva più i suoi libri per controllare citazioni, inserire note, ecc.), tanto più coinvolgenti quanto spesso si torna a esperienze vissute, colloqui avuti, letture fatte in momenti in cui quella lingua era effettivamente corrente e funzionava come un'arma e un veleno per istupidire l'intero popolo tedesco.

L'ho trovato molto diverso dalla storia che credevo di conoscere grazie alle varie trasposizioni cinematografiche, fumettistiche etc.
Devo ammettere che mi ha lasciata un po' spiazzata, non so se mi è piaciuto, ci devo riflettere. La creatura creata da Frankenstein è troppo lontana da ogni logica per avere alcuna parvenza di credibilità , è una sorta di superuomo capace di essere ovunque al momento giusto; inoltre sembra quasi che in Europa ci abitino solo Victor e i suoi familiari o amici nei quali l'implacabile "demone" s'imbatte con grande facilità .
Detto questo la parte più legata alla coscienza, a ciò che è giusto e a ciò che è sbagliato è quella che richiede maggior riflessione. La "creatura" da naturalmente buona diviene piena di rabbia e odio perché rifiutata dal genere umano, in primis dal suo creatore, e scatena la sua furia seminando morte e dolore. Alla fine suscita compassione questo mostro afflitto da un terribile destino. Molta meno compassione la merita il dottor Frankenstein che crea un essere per soddisfare la sua brama di conoscenza e poi lo abbandona a se stesso provandone ribrezzo.
Gli ho dato 4 stelline anche se con qualche riserva

Il mio commento qui:
/review/show...

Task #11. Un libro con rating di 4+: Follia profonda (rating 4.17)
Terminato il 12/03/20. A parte il protagonista psichiatra invece che poliziotto/giornalista/detective/avvocato tende a cadere in alcuni stereotipi di genere tra quelli che apprezzo meno, come il protagonista, vittima di stalking, che invece che chiamare la polizia al volo vuole aspettare di avere le prove di non conoscere lo stalker...
Task #21. Il primo libro di una serie: La parabola del seminatore, #1 della serie Earthseed.
Terminato il 14/03/20. La fine della civiltà come la conosciamo non è data da virus, bombe atomiche o invasioni zombie, ma dal lento deteriorarsi delle condizioni economiche e politiche, con legioni di poveri che vagano senza meta saccheggiando e uccidendo, e grandi multinazionali che comprano i lavoratori come schiavi.
In questo disastro la protagonista, Lauren Olamina, elabora una sua personale religione e si imbarca nel lungo viaggio per la fondazione di una comunità basata su di essa.
Agghiacciante nella sua plausibilità , la forza del romanzo è una protagonista sì giovane, ma senza ansie da adolescente benestante del 3 millenio, bensì quelle ci si aspetta da una persona che deve crescere più in fretta in condizioni di pericolo costante. C'è molta poca 'avventura' per come la intendiamo e molta riflessione (il romanzo è in stile diario), per cui può risultare lento in alcuni passaggi.
Task #25. Un libro che avete in comune con la mod (Nadia), ma che nessuno dei due ha letto: Winter's Tale
Terminato il 20/03/20. Ho fatti davvero fatica a finire questo libro(ne). In parte credo sia colpa del momento, che non aiuta la concentrazione su un tomo di queste dimensioni e con il particolare stile dell'autore, molto elaborato e a volte, diciamocelo, verboso.
Superata la Parte I, ha ricominciato a scorrere più 'liscio', ma a volte ho proprio avuto la sensazione di essermi persa qualcosa nelle pagine precedenti.
Non escludo che in un momento di maggiore calma potrei decidere di rileggerlo,

Task 1. Un libro scritto da un uomo
Orgoglio e pregiudizio e zombie, di Seth Grahame-Smith.
Ma che carina questa versione piu� moderna e con tanto di zombie del classico della Austen! E� stata davvero una lettura piacevole e anche divertente (vedi alla voce: Lydia e Wickham). Ho letto che ne hanno tratto anche un film, che vado subito a recuperare! E inutile dire che mi e� ritornata la voglia di rivedere la miniserie con il bel Colin Firth nel ruolo di Mr Darcy! Ovviamente, leggero� anche il seguito. 4 stelle.
Task 1. Un libro scritto da un uomo
Una cosa divertente che non farò mai più, di David Foster Wallace.
È il primo libro che leggo di Wallace e devo dire che non c’� male. Mi piace molto il suo stile, questa sua ironia un po� pungente, alla “Dr House� (lo adoro), alcuni passaggi di questo reportage ai Caraibi sono stati davvero spassosi, meno le descrizioni dettagliate delle varie parti della nave da crociera. 4 stelle e la promessa di leggere al più presto altro di Wallace.
Task 32. Un libro con un nome proprio nel titolo
Il canto di Penelope, di Margaret Atwood.
Quanto mi è piaciuta questa rilettura della Atwood del mito di Penelope e Ulisse! Adoro quest’autrice, non c’� niente da fare. Un meraviglioso monologo direttamente dall’Ade, con tanto di Coro. Mentre leggevo, lo immaginavo in una possibile trasposizione teatrale, tra giochi di luci, costumi e scene esclusivamente in bianco e nero. 5 stelle senza neanche pensarci.

(A Series of Unfortunate Events #1)
il mio commento: /review/show...
Inizio anche io adesso "IL canto di Penelope" per la task 6. Un libro di un autore nato in un qualsiasi continente (esclusa l'Europa)!


Lascio link alla recensione, che di fatto ho in ogni caso già riassunto qua sopra.
Voto 3*
/review/show...


Libro duro e sconvolgente ma molto bello. Di quelli che non si può smettere di leggere e che ti porti dietro per giorni, quando hai finito di leggere. Lo consiglio a tutti
Per la task 15. Un libro consigliato ho letto Camilla che odiava la politica di Luigi Garlando. Consigliato da mio figlio dodicenne.
Un libro che insegna ai ragazzi cosa è la politica. Non male ma di questo autore preferisco Per questo mi chiamo Giovanni

Ero un po' incerta se leggere o meno questo libro proprio in questo periodo perché temevo che potesse essere cupo e angosciante come è talora la fantascienza. Invece lo sguardo di Xia Jia sul futuro non è mai eccessivamente pessimistico, anzi è uno sguardo curioso, aperto a molteplici visioni e punti di vista. I racconti, chiaramente, sono dominati dalla presenza importante della tecnologia, una tecnologia che cambia completamente la vita quotidiana, ma, come dicevo, non sempre e necessariamente questo dominio della tecnologia diventa fatale per l'uomo.
Il primo racconto è sicuramente quello che ho amato di più, racconta di un nonno e di una nipote, di una tecnologia che dovrebbe essere al servizio degli anziani e che grazie al nonno di Tongtong diviene uno strumento di cui letteralmente si appropriano gli anziani per tornare ad essere positivamente attivi nella società . La nota dell'autrice in fondo al racconto è molto significativa e la riporto: "Questa storia è anche dedicata a tutte le nonne e a tutti i nonni che, ogni mattina, si vedono nei parchi mentre praticano taichi, roteano spade, cantano l'opera, ballano, sfoggiano i loro usignoli, dipingono, si dedicano all'arte della calligrafia e suonano la fisarmonica. Mi avete fatto capire che non bisogna avere paura di vivere nella consapevolezza che la morte è imminente."
Sono cinque brevi racconti, ne avrei voluti leggere tanti di più per quanto mi sono piaciuti, li ho trovati freschi e coinvolgenti. Il libro si chiude con un interessante saggio dell'autrice sulla fantascienza cinese.

Memorie di una Geisha di Arthur Golden
Le Geishe hanno sempre destato un certo fascino nell'immaginario occidentale. Queste donne, educate alle arti, quali musica, canto e danza, nonché alla conversazione con gli uomini più importanti e ricchi, sono un vero mistero. In questo libro, Arthur Golden racconta la vita di una Geisha immaginaria, molto simile a qualche vita veramente vissuta. Dall'infanzia spensierata allatragedia della madre, la successiva vita di Chyo diventa complicata e allo stesso tempo ricchissima di esperienze sia belle che brutte, in un periodo in cui anche il Giappone stesso vede travolta la sua esistenza (II guerra mondiale).

I poeti morti non scrivono gialli di Björn Larsson
In to-read dal 25/5/2012
Letto 19-24 marzo 2020
Torno in pari con questa sfida, per la quale avevo previsto un libro al mese.
Finora avevo letto di Larsson solo La vera storia del pirata Long John Silver, spinta dalle moltissime recensioni entusiaste: a me ha lasciato piuttosto indifferente. Evidentemente però a questo autore piace giocare con la letteratura, perché mentre in quel libro immaginava di riscrivere ed espandere la storia del classico L'isola del tesoro di Stevenson, qui scrive "una specie di giallo" (è il sottotitolo) con un libro nel libro, prendendo spunto dalla mania per il "giallo nordico" che allora (il romanzo è uscito nel 2010) era veramente imperante. Questo aspetto di satira del mondo editoriale e l'elemento di "finto libro nel libro vero" erano quel che mi spinse, nel lontano 2012, se non sbaglio dopo aver letto una recensione su una rivista, ad acquistare il libro. Anni dopo, ora che finalmente l'ho letto, posso dire che anche stavolta Larsson mi ha deluso. L'aspetto di satira/parodia che più mi interessava è fiacco e anzi quasi inesistente, più che altro è una riflessione sulla poesia e sulla scrittura. Anche a volerlo leggere come puro e semplice giallo, è noioso e prevedibile. Insomma, autore che evidentemente non fa per me.
2/5

Il mio commento : /review/show...
4/5

L'autore ci racconta la storia di Piera/Rosa, che si trova a fare la prostituta, spinta dalla mamma quando è una ragazzina negli anni 50, fino ai giorni nostri.
Con uno stile semplice, crudo, diretto, il libro scorre e ti attrappa anche se verso la fine rallenta... forse perché aspettavo un'altro finale.


Tre stelle. Qui il mio commento:
/review/show...

con una noiosa fatica... finito task n. 2 Passaggio a Bombay di Sue Gee.
Libro che ho trovato noiosissimo e ci ho messo anche fin troppo tempo per finirlo di leggere.
Titolo e copertina del libro, mi hanno fatto pensare e immaginare chissà quale scenario e trama ci fosse dietro, ma... che delusione. Parla sì dell'India ma solo nel primo capitolo e in modo spicciolo, privando la fantasia stessa del lettore. Incontro con un soldato inglese che sa parlare anche la lingua del nord India, si innamorano, si sposano e quando rientrano in Inghilterra, ecco che la loro vita cambia, diventando così agricoltori assieme a due figli.
Una vita noiosa quella descritta nel libro, una coppia che affronta la vita londinese nei suoi pro e contro, una storia che coinvolge la crescita dei figli dagli anni 40 fino ad oggi...

Terzo libro che leggo di Jane Austen e devo dire che non delude mai. Il personaggio di Emma è assolutamente detestabile, così piena di sé, vanitosa e arrogante, ma alla fine si finisce per affezionarsi (almeno per me è stato così). La scrittura della Austen è sempre brillante e in alcune parti il libro è davvero divertente per i malintesi che si vengono a creare tra i personaggi. Non all'altezza di Orgoglio e pregiudizio, ma ugualmente molto godibile.
Per la task 29 (Un libro con una sola parola nel titolo) ho terminato Follia di Patrick McGrath.
Questo libro non mi ha totalmente soddisfatta. Avevo già iniziato a leggere questo libro qualche anno fa, ma mi ero fermata dopo una cinquantina di pagine perché il punto di vista della narrazione in prima persona da parte dello psichiatra non mi stava piacendo. Ho provato a rileggerlo pensando che prima o poi smettesse di infastidirmi, ma così non è stato. Inoltre il modo in cui sono trattate le persone affette da malattie mentali, specialmente da chi dovrebbe fornirgli aiuto professionale, non mi è piaciuto per nulla. Nel complesso è un libro carino (soprattutto la prima parte), ma nulla di più purtroppo.


Breve review:
Non mi è facile descrivere questo libro.
La scrittura della Murgia è una bellissima scoperta (finora avevo solo ascoltato i podcast di Morgana), che apre una finestra su un mondo sconosciuto al lettore, riuscendo però a coinvolgerlo in ogni momento.
La storia, particolare nei suoi protagonisti, mi ha più volte commosso.
Eppure non riesco ad essere abbastanza lucida da parlarne. Posso solo dirvi che consiglio questa lettura, breve ma molto, molto intensa.


A questo saggio ho dato 5* perché la sua lettura è stata davvero interessante per comprendere al meglio la letteratura, il lessico e le tematiche trattar nella tetralogia dell'Amica geniale,
Lascio il link alla recensione
/review/show...

Il mio commento qui:
/review/show...


Avrei approfondito meglio è sviluppato la trama in maniera più compiuta.
Lascio il link alla recensione
/review/show...

Un bel crime, peccato la brevità .
La storia prende sin dalle prime pagine e si arriva alla fine accompagnati da una sana suspense, senza un attimo di tregua.
Se i presupposti sono questi, sicuramente leggerò altro di quest'autrice.
4 stelle

Un libro di poesia che non mi ha particolarmente entusiasmata. Avevo già letto "Let them eat chaos" della Tempest e mi era piaciuto moltissimo, nonostante io non legga quasi mai poesia. Leggerlo era stato come un pugno nello stomaco per la forza delle sue parole e la psicologia dei suoi personaggi era tratteggiata molto bene. In questo libro ho ritrovato la descrizione psicologica interessante, ma non la stessa potenza nelle poesie. Alcune mi hanno lasciata abbastanza indifferente, mentre altre mi sono comunque piaciute. Ho trovato le ultime due parti migliori rispetto alle prime due. Nel complesso carino, ma non al livello di "Let them eat chaos".

Task #34. Un libro con la foto di una figura maschile e/o femminile in copertina: Lasciami andare, madre

Emotivamente è un impatto non da poco. Siamo abituati a pensare alle madri più come... 'madri' che come persone. Eppure lo sono. Alcune sono anche persone orribili, che hanno passato la vita a tormentare altri esseri umani indifesi e disperati. L'autrice di questo libro ci ricorda quanto i figli possano pagare la malvagità dei loro genitori.
Task #23. Un libro in comune con un partecipante a questa sfida (Elisabetta, che nessuno dei due ha letto: Furore (Terminato il 25/03/20 ).
Quando un romanzo è così universale che i protagonisti potrebbero essere in qualunque paese, e comunque sentiresti la loro sofferenza. Perché per quanto ci piaccia pensare che siano 'cose vecchie', che 'non sia più così al giorno d'oggi', c'è sempre un qualcuno che raccoglie le arance a 2 euro l'ora, o che munge le vacche di giorno e di notte per pochi spiccioli. La disperazione, la povertà (e la miopia nell'affrontarle) sembrano purtroppo ancora ubiquitarie ed eterne.
Task #25. Un libro con una sola parola nel titolo: Elevation (Terminato il 29/03/20 ).
Mi aspettavo di più :(
Sopratutto perché qualunque cosa esca dalla penna di Stephen è lanciata nello scaffale horror anche quando non c'entra nulla?

Per la task 14, L’ultimo che hai aggiunto alla TBR (sempre prima del 1/1/2020, ovviamente) ho lettoAutunno di Ali Smith.
Racconta la storia di Elisabeth, ricercatrice trentenne presso l'università di Londra, che torna nella cittadina di provincia dove abita la madre per stare accanto a un vecchio vicino di casa, Daniel, centouno anni, che trascorre in uno stato di sonno profondo quelli che sono forse i suoi ultimi giorni di vita; malgrado la differenza di età i due sono stati a lungo legati da un'amicizia strettissima, che si è bruscamente interrotta anni prima e di cui Elisabeth, al capezzale di Daniel, cerca di riannodare i fili. La vicenda di Elisabeth s'intreccia con la Storia in un momento in cui l'Inghilterra è traumatizzata e divisa dal voto sulla Brexit.
Trovo difficile dare un giudizio su questo libro perché lo stare accanto di Elisabeth a un anziano profondamente addormentato o forse in coma e sul punto di morire, il suo ricordare aneddoti del passato, mi ha provocato sensazioni forti che ritengo siano state influenzate anche dal momento presente; ho pensato a mia nonna che se ne è andata proprio nello stesso modo in questi giorni dopo un lungo sonno, penso a tutti gli anziani e a tutti i nipoti/figli/amici che ora stanno vivendo questa sensazione di tempo dilatato, in cui il presente si mescola al passato e riemergono i ricordi di una vita vissuta insieme senza un ordine preciso ma richiamati da un profumo, un oggetto, una parola. Penso al rifiuto di voler immaginare il futuro e di stare aggrappati nel presente in cui quella persona è ancora lì. Penso a quanto ci hanno lasciato i nonni, a quanto si deve a loro per ciò che siamo e, anche, a quanto sia bello vedere la lotta che tutti stiamo combattendo per tenerli con noi. Quindi leggere questo libro oggi stravolge il giudizio, perlomeno a me, lo rende molto intimo eppure universale. Cercando però di essere oggettiva devo ammettere che è davvero "un caleidoscopio di aneddoti, visioni, ricordi" come è stato definito e non ha una vera e propria trama, per questo non mi ha convinta fino in fondo e gli ho dato 3 stelle.
Per la task 10, Un libro pubblicato in un anno contenente il numero 8 (es. 1980, 1806, 2008, ecc.)ho letto un libro del 2008: Petali e altri racconti scomodi di Guadalupe Nettel, che delusione! Avevo letto Bestiario sentimentale della stessa autrice che avevo trovato sorprendente, geniale, una vera perla, la miglior raccolta di racconti letta negli ultimi anni, quindi non vedevo l'ora di tuffarmi nella sua nuova opera e invece mi è sembrato il pallido riflesso della precedente, un tentativo poco ispirato di ritrovare la freschezza e l'originalità di Bestiario. Forse avevo aspettative troppo alte:(
Per la task 25, Un libro che avete in comune con la Master (Nadia) ma che nessuno dei due ha letto Nascita di una ghostwriter di Alice Basso. Un breve racconto divertente che mi ha riportato nel mondo di Vani Sarchi e fatto rivivere le atmosfere de L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome. Sicuramente leggerò tutta la serie.

- per la task 1 (un libro scritto da un uomo) ho letto Leonardo: Genio senza pace: decisamente non mi è piaciuto questo scritto di Forcellino, che ricorda molto la "fiera" delle banalità che si può trovare su qualsiasi "genio" da Leonardo a Einstein. Non mi sono piaciuti né la narrazione né il contenuto. Continuo a consigliare, invece, Raffaello: Una vita felice dello stesso autore.
- per la task 2 (un libro scritto da una donna ) ho letto Nocturna: avevo proprio bisogno di una boccata di aria fresca, di fantasy e di avventura. Mi è piaciuto tantissimo, tranne qualche particolare troppo dolciastro per i miei gusti.
- per la task 15 (libro consigliato) ho letto Lucrezia Borgia, consigliatomi e regalatomi da un'amica che ha scritto la tesi proprio su Lucrezia. Della Bellonci ho preferito Rinascimento privato, ma anche questo titolo dimostra la bravura nella ricerca storia dell'autrice.
- per la task 21 (il primo libro di una serie) ci sono andata pesante ed ho letto La via dei re: ho combattuto con la insoddisfazione e con la pesantezza di certi passaggi, veramente troppo lunghi, ma sono stata ricompensata da un finale (circa 110 pagine) veramente notevole. Non vedo l'ora di continuare la lettura del secondo titolo.
- per la task 25 (un libro nella libreria di Nadia non letto da nessuno dei due) ho scelto e divorato Magister Aetheris: anche in questo caso una boccata di aria fantasy che mi serviva, per fuggire all'isolamento. Hop preferito il primo della serie, ma anche questo si è difeso bene dal mio scetticismo. Per ora Hyperversum non si batte, però.
- per la task 27 (vincitore di un premio internazionale) ho puntato sul Bram Stoker Award e ho letto The Dark Descent of Elizabeth Frankenstein: una storia interessante, con alcune caratteristiche intriganti, ma che non è riuscita ad arrivare alle quattro stelle piene. Peccato, forse leggerò altro della autrice.
- per la task 30 (più di quattro parole nel titolo) mi sono buttata su un classico, All's Well That Ends Well: il finale mi ha rovinato il libro, sarebbe potuto essere un bel cinque stelle, invece è proprio in quel "finisce bene" che sta l'inghippo. Finisce anche troppo bene per i miei gusti.
- per la task 40 (un libro di racconti) ho affrontato la mia amata Agatha Christie e ho letto Appuntamento con la paura: ragazzi, non sapevo che la Christie potesse scrivere anche horror. Adorati quasi tutti i racconti, quattro stelle ben meritate, forse qualcosa in più per ambientazione e personaggi. Consigliatissimo!
Spero di riuscire ad aggiornare più spesso la sfida, non riesco a stare tanto tempo davanti al computer e a volte faccio trascorrere troppo tempo tra intervento e l'altro. Spero di rimediare almeno al Aprile, sempre di trovare libri ottimali per la challenge!

Task 15 Un libro consigliato La collina dei conigli
qui il mio commento /review/show...
Task 17 Libro con un sottotitolo visibile in copertina Lo scudo dell'illusione. Racconti fantastici della letteratura giapponese moderna
qui il mio commento /review/show...
Task 36 Un libro ambientato in Europa (esclusa Italia) Desiderio ribelle
qui il mio commento /review/show...

3/5 stelle
il mio commento: /review/show...

Anche se in apparenza si tratta di una lettura leggera ( come già il titolo fa capire ) in realtà non lo è tanto perché tra le righe parla delle differenze sociali e del ruolo delle donne dell'epoca (1937 - 1938), e anche della paura e insicurezza ante la possibilità di una nuova guerra.
Continuerò con la saga dei Cazalet.

Terzo libro della serie dedicata al rugby, io non lo sapevo e l'ho letto come se fosse uno stand-alone. E mi è piaciuto molto, talmente tanto che l'ho divorato in una sera.
All'inizio non ero molto convinta, ma poi la storia ha ingranato ed è filata via senza che me ne accorgessi.
I due protagonisti sono troppo carini per non amarli all'istante.
L'autrice scrive abbastanza bene, credo proprio che recupererò i due episodi precedenti.
4 stelle
This topic has been frozen by the moderator. No new comments can be posted.
Books mentioned in this topic
La principessa sposa (other topics)Una perfetta sconosciuta (other topics)
La scomparsa di Stephanie Mailer (other topics)
Gli ultimi giorni dei nostri padri (other topics)
La principessa sposa (other topics)
More...
Authors mentioned in this topic
William Goldman (other topics)William Goldman (other topics)
Maryse Condé (other topics)
Edward Sorel (other topics)
Anne Tyler (other topics)
More...
Ritengo che questo libro sia una grande ed importante testimonianza, una lettura imprescindibile, schietta ma molto profonda, anche se ti distrugge emotivamente e finisci col chiudere il libro piangendo.
"Ricordo che riuscii a raccogliere solo un’albicocca secca, perché ero imbranata, incapace di farmi avanti, come in fondo sono rimasta. Da allora dico sempre che quello dell’albicocca è il sapore della libertà ."