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Archivio - Spelling
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Spelling #4 - Commenti

Il primo fiore di zafferano di Laila Ibrahim
Pagine: 254
Questo non è il primo libro che leggo a tema razzismo e/o schiavismo e l’ho trovato veramente particolare. Una bellissima storia, piena di risvolti umani e per niente banale che l'autrice sostiene essere una storia vera.
Ambientato in una piantagione della Virginia a metà '800, subito prima della guerra di secessione, racconta la storia di una donna di colore, Mattie, che viene portata dalle baracche della piantagione alla grande casa per fare da balia alla figlia neonata del padrone.
Questa è la storia del profondo legame che si istaura tra una bambina di “bianca� e la sua balia “nera�. Un legame che comincia pochi minuti dopo la nascita della bambina e che proseguirà fino alla sua maturità. Un racconto toccante, tenero che ti trasporta in un’altra epoca, che ti fa arrabbiare, piangere, ti tiene con i fiato sospeso ma alla fine ti fa sorridere e tirare un sospiro di sollievo. A mio avviso vale la pena leggerlo. Voto: 4 stelline.

C E S A R E
Lettera C
Donato Carrisi
La casa senza ricordi
400 pagine
Una delusione. Donato Carrisi che sembra voler scrivere un libro di Harry Potter. La storia narra della lotta tra Pietro Gerber (l'ipnotista presente anche ne 'La casa delle voci') e un misterioso avversario che sembra aver ipnotizzato altre persone per un sadico gioco (che non svelo per non spoilerare).
Il libro è scritto anche in modo un po' troppo semplicistico. L'unica nota positiva è che si legge in modo scorrevole.
Voto: 2

Hajime Isayama
L'attacco dei giganti n. 5
200 pagine
Arrivata al volume 5 dell'Attacco dei Giganti. Da brava lumaca ho cominciato da pochissimo a seguire questo manga e la trama mi ha catturato subito. Un mondo dove gli uomini sono costretti a vivere all'interno di mura altissime per evitare di essere attaccati e uccisi dai Giganti, tutto sembra andare per il meglio. La vita dentro le mura scorre tranquilla, finché dopo cento anni tutto crolla (letteralmente): un gigante colossale e un gigante corazzato, molto più alti delle mura, commettono una strage all'interno del distretto di Shiganshina, Tutti sono costretti a scappare, compresi i protagonisti, Eren, Armin e Mikasa.
I tre ragazzi decidono di arruolarsi nel corpo militare per combattere i giganti.
Al termine del Vol. 5 si scoprono nuovi dettagli sui giganti, che manifestano comportamenti bizzarri.
Adesso la trama si infittisce, evito dettagli altrimenti rischio di fare spoiler GIGANTI.
4/5

Neal Shusterman
Thunderhead
393 pagine
In un futuro dove non esiste la morte, Le Meriche sono divise in piccoli stati, tranne il Texas, che, proprio come adesso, fa come cavolo gli pare.
Il mondo non ha più poteri forti a capo, tutto è osservato e mantenuto in pace da una grande intelligenza artificiale: il ThunderHead. Simile ad un Grande Fratello Owelliano, ma più tranquillo, quasi paterno. Osserva, aggiusta, interviene e mette pace.
Solo su due cose non ha potere: vita e morte. A quest'ultima di ci pensa la compagnia delle falci. La morte non esiste ma per mantenere un certo equilibrio è necessario che qualcuno muoia. Ci pensano le falci, ognuna prende il nome di un grande personaggio del passato (troviamo Maestro Faraday, Madame Curie...), e nella loro infinita saggezza spigolano chi pensano debba morire. Ma sono anche caritatevoli e ogni volta che uccidono concedono l'immunità di un anno ai parenti del defunto.
Di norma il ThunderHead e la Compagnia delle Falci non intervengono negli affari reciproci, ma l'arrivo di due giovani apprendisti Falci, Rowan e Citra, scombussolerà l'equilibrio...e non solo quello.
Questo è il secondo libro di una trilogia, rischio di fare spoiler, non vado avanti.
Lo stile dello scrittore è un po' lento e a volte si perde in fatti inutili, messi lì a riempire le pagine. Secondo me non ha sviluppato bene il personaggio di Citra, che sembra scritta per essere super intelligente e risolutiva, ma in realtà subisce solo le decisioni degli altri e l'autore le fa spacciare per sue. Sembra Hermione Granger ma addormentata.
3 stelle, ma non vedo l'ora di cominciare il terzo.

L
L'anello di re Salomone Konrad Lorenz
274 pagine
Pubblicato per la prima volta nel 1949, questo saggio in prima persona narra le vicissitudini di Konrad Lorenz nel suo tentativo di studiare gli animali. Riporta minuziosamente le sue avventure/disavventure con diversi tipi di volatili, partendo dalle taccole per giungere alla sua oca domestica Martina in cui sottolinea l'errore che ha fatto assistendo alla schiusa del suo uovo incubato (chiamerà questo fenomeno "imprinting").
La seconda parte intitolata "Storie di Cani" è una sinossi che dovrebbero leggere tutti coloro che possiedono o intendono possedere un cane. È interessante la sua teoria secondo la quale è il cane ad adottare il padrone e non il contrario.

Mr. Lee, anziano signore arricchitosi in Sud Africa grazie al commercio dei diamanti, convoca tutti i suoi figli nella sua casa a Gorston Hall per le imminenti festività natalizie.
Il signor Lee non è certo un tenero vecchietto, ma un uomo dal brutto carattere, che considera i figli dei buoni a nulla. A seguito di questa riunione forzata, non faticano a emergere ostilità, segreti e vecchi rancori.
Poi... l'omicidio. Il colpevole è un familiare? Poirot, con la sua solita flemma e un'astuzia invidiabile, indaga.
Il giallo è sicuramente intrigante e, come sempre, si fatica ad individuare l'assassino: tutti hanno dei segreti, tutti sembrano colpevoli e gli indizi, seminati qui e là dall'autrice, non sono facilmente individuabili.
Tuttavia, non direi che questo romanzo possa essere inserito nella lista dei miei preferiti! Troppe coincidenze dickensiane per i miei gusti!

GIULIO CESARE
_____ C_____
Pagine 217
C Christie Agatha Il mistero del Treno Azzurro
Scritto sei anni prima del ben più famoso Assassinio sull'Orient Express. Anche questa volta l'assassinio avviene su un treno, Il treno azzurro, Il treno dei miliardari.
Protagonisti nobili, conti, marchesi e miliardari (più o meno autentici). Con tali personaggi non potevano mancare preziosi gioielli, ed ovviamente non poteva mancare il mitico Poirot.
Delizioso. Ho apprezzato molto che ogni capitolo sia intitolato ad uno dei personaggi, ha reso più semplice seguire il susseguirsi degli eventi

Nota per tutti (ma soprattutto per i nuovi arrivati): se vi trovate comodi segnate pure il nome del personaggio ma non è necessario perché non ci sono "recuperi" quindi è sempre chiaro a quale personaggio si fa riferimento.
@Annalisa provvedi quanto prima a mettere il link all'edizione
@Librielibri mancano le pagine, finché non le aggiungi non te lo posso segnare come letto
PS
A me quel titolo fa sempre venire in mente La freccia azzurra - non il racconto di Rodari però ma il film


Nota per tutti (ma soprattutto per i nuovi arrivati): se vi trovate comodi segnate pure il nome del personaggio ma non è necessario perché non ci sono "recuperi" quindi è sem..."
Scusa, Francesco, da cellulare non riesco a capire se e come si possono aggiungere i link ad autori e libri nei post. Registrerò i libri quando avrò il PC a disposizione. Scusa ancora e grazie per la pazienza.

di Giulio Cesare
Spin the dawn Serie The Blood of Stars 1 di Elizabeth Lim
Pag 396
Un fantasy che mi è piaciuto molto per la trama. Lei una sarta che vuole aiutare la sua famiglia ed in particolare il padre e il fratello reduce di guerra.
Con tante avventure e l’aiuto della magia riesce a cucire tre vestiti fantastici per la regina promessa sposa.
Nasce l’amore con il suo falco nero, alla fine lo salva.
Il finale non mi è piaciuto e leggerò presto il seguito per togliermi questo neo.
Una bella favola per me
4⭐️
Da giorno 1 a giorno 3.1.2022
Cerca questo libro su ŷ: Spin the Dawn /book/show/5...

Nota per tutti (ma soprattutto per i nuovi arrivati): se vi trovate comodi segnate pure il nome del personaggio ma non è necessario perché non ci sono "recuperi" quindi è sem..."
Francesco wrote: "Classifica aggiornata.
Nota per tutti (ma soprattutto per i nuovi arrivati): se vi trovate comodi segnate pure il nome del personaggio ma non è necessario perché non ci sono "recuperi" quindi è sem..."
Ho editato il messaggio con il numero di pagine, grazie

Lettera G
Questione di Costanza
Autore: Alessia Gazzola
Pagine: 343
Prima lettura dell'anno che definirei molto piacevole.
Le vicende hanno per protagonista Costanza Maccallè, giovane medico che dalla Sicilia si trasferisce a Verona per sfruttare l'unica opportunità lavorativa offertale, peraltro non accolta con grande entusiasmo da Costanza.
La giovane insieme alla figlia di tre anni Flora, si trasferisce a casa della sorella e grazie al suo lavoro si imbatte in una serie di reperti del 1200 che la riportano all'epoca di Federico II.
Lo consiglio perché a mio avviso la scrittura della Gazzola è sempre molto fresca ed ironica, ma anche acuta e intrigante.
In questo romanzo si allontana dagli omicidi per avvicinarsi più all'indagine storica, mantenendo la stessa genuinità e leggerezza dei precedenti romanzi.
Inoltre la caratterizzazione della protagonista, incasinata e innamorata dell'amore e sempre irrisolta danno brio a tutta la narrazione.
Questa è la mia recensione

Omnia Vincit amor: la
figlia di Roma di Lucia Cantoni
Pag 369
Un libro ambientato nell’antica Roma che ti fa catapultare a quei tempi.
Quante abitudini di lussuria che avevano!
Una donna che si ritrova tra due amori e ci mette un po� per capire dove il suo cuore tende.
Molto intrigante la lettura, un misto di magia, intrighi e strategie.
Una bella storia d’amore intrecciata.
Ciò che ho odiato del libro è il fatto di chiamare i personaggi con nomi sempre diversi per cui dovevo fermarmi e riflettere un attimo per capire di chi si parlava e troppi capitoletti.
Leggerò il seguito, mi sono incuriosita.
4⭐️
6.1.2022
/book/show/2...

L'attacco dei giganti n. 6, H. Isayama
Pag.192
Vol.6 de "L'attacco dei Giganti", scrivo poco per paura di fare spoiler. I nostri protagonisti entrano nel corpo di ricognizione, la loro missione è quella di scoprire l'origine dei giganti e, ovviamente, ucciderli! Eren sembra essere la chiave di tutto: tornare a casa sua e aprire la "cantina", là ci sono le risposte, ma un gigante dalle fattezze femminili li attacca, ma lei sembra avere una marcia in più: non agisce per istinto ma è dotata di intelletto, e questo la rende ancora più pericolosa.
Addio e grazie per tutto il pesce, D, Adams
Pag. 227
Mi aspettavo che il libro cominciasse da dove era finito quello precedente della saga. Che cosa banale, eh? Tecnicamente la vicenda comincia dopo la fine del mondo, dopo che Arthur si è fatto un sacco di giri nell'universo perché, beato lui, proprio prima che il mondo venisse distrutto per fare spazio alla superstrada intergalattica, una navicella di Vogon lo ha preso su (ragazzi, mi raccomando: abbiate sempre un asciugamano con voi).
Insomma un sacco di giri per mondi e galassie, Ex presidenti, robot depressi, scimmie ansiose di recitare Shakespeare, e poi scopri che il tuo pianeta è vivo e vegeto. Più o meno. Tutti i delfini sono scomparsi, ma perché? Ottima domanda.
Anche Funchurch se la sta facendo...più che altro perché lei aveva scoperto una cosa il giorno dell'Apocalisse...poi però, sapete, il mondo distrutto e poi ricostruito, i delfini. Se l'era scordata.
Il famoso messaggio di Dio all'universo, che anche Arthur sapeva e che si era scordato (ma lui perché è scemo).
Questi due che apparentemente non ci azzeccano nulla l'uno con l'altra però hanno destini intrecciati e devono capire, hanno il messaggio più importante dell'universo da scoprire. E soprattutto i delfini, non scordiamoci dei delfini!
Insomma io non so essere più chiara di così, mi è piaciuto un casino e credo che finora sia stato il mio libro preferito della saga.
42
DON'T PANIC.
G I U L I O
C E S A R E
Lettera C
Omnia Vincit Amor. La figlia di Roma di Lucia Cantoni
367 pag.
Sottotitolo: la fiera del "troppo".
L'unico pregio di questo libro è l'ambientazione: Roma caput mundi, sempre. In un mondo di historical romance Regency, trovare un setting diverso è come una boccata d'aria fresca e devo dire che l'autrice ha saputo ricostruire abbastanza bene la parte storica. Ma non è bastato.
La storia è troppo lunga, troppi intrighi, troppi nomi da ricordare e troppi collegamenti da fare durante la lettura. Non è stato molto rilassante.
Non ho provato empatia con i personaggi e questo per me è un problema perché non riesco a entrare nella vicenda e godermi il tutto.
Un vero peccato, perché ho letto altro di quest'autrice e mi era piaciuto.
2 stelle
C E S A R E
Lettera C
Omnia Vincit Amor. La figlia di Roma di Lucia Cantoni
367 pag.
Sottotitolo: la fiera del "troppo".
L'unico pregio di questo libro è l'ambientazione: Roma caput mundi, sempre. In un mondo di historical romance Regency, trovare un setting diverso è come una boccata d'aria fresca e devo dire che l'autrice ha saputo ricostruire abbastanza bene la parte storica. Ma non è bastato.
La storia è troppo lunga, troppi intrighi, troppi nomi da ricordare e troppi collegamenti da fare durante la lettura. Non è stato molto rilassante.
Non ho provato empatia con i personaggi e questo per me è un problema perché non riesco a entrare nella vicenda e godermi il tutto.
Un vero peccato, perché ho letto altro di quest'autrice e mi era piaciuto.
2 stelle

La felicità del lupo di Paolo Cognetti
137 pag.
Una storia semplice, coinvolgente proprio per la sua semplicità e per la possibilità del lettore di immedesimarsi in uno dei personaggi, ambientata sui monti alle pendici del Monte Rosa, luoghi nei quali si incrociano i destini di uomini, donne e animali alla ricerca del proprio posto fisico e mentale nel mondo.
5 ⭐️
Lettera R - G i u l i o C e s a r e
Il maialino di Natale di JK Rowling
320 pp.
È proprio vero che si legge in volata, iniziato ieri sera e finito proprio adesso. Davvero una storia carina e originale che sicuramente fa riflettere. Non dico di aver pianto, forse avevo aspettative un po' alte, ma mi sono comunque commossa in punti davvero toccanti. Sono davvero contenta di averlo letto, mi piace molto la scrittura della Rowling e ritengo che sia mooolto più bello de L'Ikabog dell'anno scorso, anche se non può raggiungere i livelli di Harry Potter!
Il maialino di Natale di JK Rowling
320 pp.
È proprio vero che si legge in volata, iniziato ieri sera e finito proprio adesso. Davvero una storia carina e originale che sicuramente fa riflettere. Non dico di aver pianto, forse avevo aspettative un po' alte, ma mi sono comunque commossa in punti davvero toccanti. Sono davvero contenta di averlo letto, mi piace molto la scrittura della Rowling e ritengo che sia mooolto più bello de L'Ikabog dell'anno scorso, anche se non può raggiungere i livelli di Harry Potter!

GIULIO CESARE
G_____ C_____
Pagine 129
G Le voci della sera di Natalia Ginzburg
Rilettura a distanza di decenni.
Elsa, la voce narrante, rimane in disparte, un pò come un Lessico familiare, e racconta storie familiari di un tempo che forse oggi ho faticato un pò ad amare. .
Lo stile asciutto povero di pensieri ma ricco di gesti, mi è parso malinconico.

C E S A R E
Lettera L
Luciana Littizzetto, La principessa sul pisello
161 pagine
Questi libri umoristici scritti dai comici a fine anni '90 inizio anni '00 continuano a dimostrare quanto siano deleteri per la carriera dello scrittore. Se gli sketch dal vivo fanno ridere è probabilmente dovuto per la maggior parte alla presenza scenica, perchè leggendo le stesse cose non è che si rida molto.
In questo caso, poi, il libro è invecchiato molto male. Negli sketch si fa riferimento a molte cose che dopo 20 anni non si usano più o atteggiamenti che non si vedono da 10 anni, quindi si perde molto del significato della storia.
Inoltre, luoghi comuni a go-go, che alla lunga stancano.
P.S: Nel libro viene citato proprio Giulio Cesare: non c'è un bonus aggiuntivo? Ahahahah

Dracula di Bram Stoker (538 pag.)
Altro recuperone classico! Mi ha molto colpito questo romanzo, mi ha completamente rapita e calata in un'atmosfera fantastica e talvolta raccapricciante. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è la forma scelta, le lettere, i telegrammi, gli estratti dai diari mi hanno reso la lettura più appassionante.
Non conosco praticamente niente della letteratura gotica ma voglio assolutamente approfondire qualcos'altro.
✏️ g i u l i o c e s a r e

L'uomo della pioggia di John Grisham
Pagine: 540
Legal-thriller o Fanta-thriller?
L’uomo della pioggia è la storia di come le grandi potenze (in questo caso rappresentate da una compagnia assicurativa) approfittino della buona fede di persone poco istruite e remissive. E� stato un vero spasso seguire questo novellino imberbe all’opera, vederlo mentre smaschera gli intrighi, il modus operandi e le ipocrisie della compagnia assicurativa. Ogni stoccata a quei palloni gonfiati della parte avversa mi ha fatto davvero gongolare.
Non solo, ma la vena ironica di Grisham rende la parte del processo ancor più irresistibile. Sembra di vederla la schiera di avvocati della difesa, tutti impettiti e tirati a lustro con le loro valigette e il completo inamidato, guidati da un magnate dell’attività forense. Ed è memorabile la scena in cui il capo dell’esecutivo dell’azienda sotto accusa è costretto a leggere la clausola minuscola sulla polizza da lui stesso approvata.Un libro un po� lento all’inizio ma diventa via via più coinvolgente e appassionante. Le ultime 200 pagine si leggono tutte d’un fiato. Per alcuni aspetti il libro assomiglia però più a un “fanta-thriller�, piuttosto che un “legal-thriller�. Eh sì, perché in effetti la realisticità della vicenda fa acqua da tutte le parti. Se si pensa al sistema giudiziario italiano, sembra impossibile che un processo si svolga in una settimana � e ancor più improbabile è che a dibattere il caso ci sia un avvocato appena laureato, da solo, senza uno studio legale a “coprirgli le spalle�, e senza nessun tipo di preparazione su come ci si debba comportare in aula. Lanciatissimo senz’altro, ma anche molto fortunato il nostro giovane protagonista: senza neanche essere richiesti, saltano fuori aiuti e prove che inchiodano la parte avversa. Insomma, da come lo descrive Grisham sembra che sia facile aprire un proprio studio legale e far causa a una grossa società � ma purtroppo la realtà è ben diversa! Realismo a parte, L’uomo della pioggia è uno di quei libri che calamitano l’attenzione del lettore pagina dopo pagina, accompagnandolo verso un finale inaspettato e sorprendente.

C E S A R E
Lettera S
Wilbur Smith, L'uccello del sole
494 pagine
Storia divisa in due parti "parallele": la prima parte è ambientata nel XX secolo e racconta della scoperta da parte dell'archeologo Ben Kazin di un'antica città cartaginese (Opet) nel cuore dell'Africa. Ben è unito da un'amicizia molto profonda al ricchissimo Louren Sturvesant, ma il loro rapporto prevede una serie di alti e bassi, dovuti anche al contendersi dell'amore dell'assitente Sally Benator.
La seconda parte invece è ambientata nel III secolo a.C. e racconta dell'ultimo re della città di Opet, Lannon, e della sua amicizia con il sacerdote Huy Ben-Amon. Anche in questo caso l'amicizia tra i due è un po' burrascosa.
Le due storie viaggiano in modo "parallelo" perchè i personaggi del passato rispecchiano gli stessi personaggi che si ritrovano nella prima parte. La struttura del racconto è molto interessante.
Unico neo: la prima parte si conclude lasciando qualche storia in sospeso, che invece avrei preferito venisse conclusa.

Lettera C
La principessa ballerina
Autore: Stefania Colombo
Pagine: 144
Romanzo ispirato al naufragio della Principessa Mafalda, una delle navi più utilizzate nei primi del Novecento che partendo da Genova arrivava a New York e Buenos Aires, passando per Barcellona e Rio de Janeiro.
Su quella nave salirono grandi letterati, premi Nobel, illustri registi ma molti dei sogni dei passeggeri si infransero nel 1927 dopo un guasto all'elica.
L'autrice racconta la storia ponendo al centro due protagonisti: la principessa Mafalda e Domenico detto Menico Ferrari, ripercorrendo una vicenda interessante e da approfondire, romanzandola con la presenza di Menico, delle sue aspirazioni e dei suoi sogni attraverso la letteratura e la poesia del tempo.
Ecco la mia recensione

GIULIO CESARE
G_____ C_S___
Pagine 230
S I ragazzi del massacro di Giorgio Scerbanenco
Il terzo libro della "serie" Duca Laurenti, peccato non averlo letto nel giusto ordine .
Storia di un massacro, di emarginazione e povertà. Lo stile di Scerbanenco mi cattura sempre, come mi catturano i suoi personaggi. Sullo sfondo una Milano nebbiosa, sullo sfondo la delicatezza dei sentimenti tra il Duca e la sua Livia
G I U L I O
C E S A R E
Lettera G
Vortice di passioni di Anna Grieco
103 pag.
Storia breve ma intensa.
Breve perché sono veramente una manciata di pagine e si legge in poco tempo, grazie anche alla fluidità della trama; intensa perché succede di tutto e di più, senza dare la possibilità al lettore di staccarsi un attimo.
Sono rimasta piacevolmente colpita dalla passionalità del protagonista, ma un po' perplessa su alcuni comportamenti degli altri personaggi in determinate situazioni.
Nell'insieme è stata una buona lettura. Come primo approccio a questa autrice posso dire che è andato bene.
3 stelle e 1/2 per incoraggiamento.
C E S A R E
Lettera G
Vortice di passioni di Anna Grieco
103 pag.
Storia breve ma intensa.
Breve perché sono veramente una manciata di pagine e si legge in poco tempo, grazie anche alla fluidità della trama; intensa perché succede di tutto e di più, senza dare la possibilità al lettore di staccarsi un attimo.
Sono rimasta piacevolmente colpita dalla passionalità del protagonista, ma un po' perplessa su alcuni comportamenti degli altri personaggi in determinate situazioni.
Nell'insieme è stata una buona lettura. Come primo approccio a questa autrice posso dire che è andato bene.
3 stelle e 1/2 per incoraggiamento.

R
"L'Ordine del Sole Nero" di James Rollins
484 pagine
/book/show/1...
Due anni fa ho letto "la mappa di pietra", quest'anno, finalmente, sono riuscita a leggere il terzo volume della serie.
Che dire? Gray questa volta sembra ricoprire un ruolo quasi "marginale", in compenso Painter, il direttore della Sigma Force (che si potrebbe definire "il braccio armato della DARPA) si ritrova disperso in Nepal; Pierce comincia quest'avventura in Danimarca e da Washinghton cercano di mettere insieme i vari pezzi (proprio come fa il lettore dall'inizio alla fine). Conoscendo Rollins, ogni volta che apro uno qualunque dei suoi libri, so che mi aspetta un giro del mondo in svariate ore (in questo caso 10 ore e alcuni minuti).
"gli sconosciuti hanno le caramelle migliori" diventerà una frase che ripeterò all'infinito.

La scelta di Sophie di William Styron
Pagine: 619
Finalmente sono riuscita a finire questo libro
Prima di tutto l'ho trovato troppo lungo. Almeno qualche centinaio di pagine di troppo. Non sono sicura che questa debba essere una sorta di storia di formazione, penso che non lo sia, ma non so in quale altro classificare tutte le noiose, extra, infinite pagine di questo romanzo.
Secondo, non mi piace lo stile di scrittura dell’autore con l'uso di ogni sorta di parole e frasi eccessivamente fantasiose e stravaganti come "Tanto del resto di ciò che ho scritto era composto da riflessioni insensibili, pretenziosità pseudo-gnomiche, sciocche escursioni in seminari filosofici dove non avevo niente da fare, che ho decisamente tagliato fuori ogni possibilità di perpetuazione, consegnandoli, qualche anno fa, a uno spettacolare auto-da-fé da cortile.�
Il narratore dice più volte nel corso del libro che i suoi primi scritti erano pretenziosi e non buoni. Tuttavia, questo è esattamente quello che ho sentito riguardo agli scritti del narratore ora. Pomposo e pretenzioso.
Terzo ho avuto problemi ad apprezzare uno qualsiasi dei personaggi principali, forse a parte, a volte, Sophie. Una donna che aveva sopportato e sofferto per le cose che aveva, poteva benissimo avere il diritto di prendere decisioni terribili per se stessa. All'inizio del libro mi sembra molto ingenua e sciocca. Non riuscivo a capire perché fosse rimasta con quel manipolatore, crudele e violento di Nathan.
Le vittime di abusi possono avere difficoltà a scappare dal loro aggressore, sia mentalmente che fisicamente, ed è così che ho percepito il rapporto di Sophie con Nathan.
Mi ci sono volute 250 pagine per entrare davvero nella storia. Se qualcuno mi avesse chiesto all'inizio di cosa trattasse il libro, avrei potuto solo rispondere: "C'è questo tipo che si trasferisce in una casa, incontra questa coppia e esce con loro". La storia non progrediva. Ciò che mi ha tenuto a leggere è stato davvero scoprire il segreto di Sophie. Questo è tutto. Chi è Sophie? Styron ci dà un suggerimento qui, un suggerimento là, raccontando a Stingo (la voce narrante) sul suo passato in alcune parti del libro. Ciò che rimane è per la maggior parte Stingo che cammina per New York City in cerca di partner sessuali, parlando di donne in termini degradanti e talvolta francamente misogini. Questo mi ha davvero allontanato dalla storia diverse volte.
Quarto. Il modo in cui Stingo tratta le donne nel romanzo è disgustoso. Dopo aver letto le ultime pagine del libro mi è sembrato che l'unico obiettivo di Stingo non fosse conoscere Sophie o cercare di capirla come essere umano, ma andare a letto con lei.
Da quando si è innamorato di lei a prima vista, Stingo sembra vedere Sophie solo come qualcuno con cui avere rapporti sessuali, cosa su cui fantastica più volte durante il romanzo. Stingo è in tutto e per tutto un personaggio del tutto sgradevole, e le sue continue lamentele sul fatto che non stia facendo sesso in questo preciso momento è terribilmente noioso e noioso ed ancora noioso.
L’unica parte che mi è piaciuto leggere è stata quella di Sophie - e quando il suo segreto è stato finalmente rivelato, è finito in un paio di frasi, e basta.
Ribadisco che il romanzo è troppo lungo, almeno 200 pagine avrebbero potuto essere facilmente tagliate e non avrebbe fatto alcuna differenza per la trama principale - in realtà, avrebbe reso il libro migliore.
In buona sostanza sono rimasta veramente delusa da questo libro.
Una donna polacca iper sessuale, un'amante ebreo sadomasochista drogato e i sogni erotici di un uomo vergine di 22 anni... ora abbinalo ad Auschwitz.
Dimenticavo, nel film che è stato tratto da questo libro la parte di Sophie è di Merril Streep che ha vinto l’oscar come miglior attrice. Non l’ho visto, ma immagino che il film sia migliore del libro.

La casa senza ricordi di Donato Carrisi
Pagine 330
Secondo appuntamento per Pietro Gerber, l'addormentatore di bambini, alle prese stavolta con un bimbo ritrovato a vagare nei boschi dopo 8 mesi dalla sua scomparsa inizialmente sospettato di aver ucciso la mamma.
La base tensiva è data dal pensiero che, per chi ne ha le competenze necessarie, risulta molto facile manipolare la mente umana, e questa è una cosa che mi atterrisce.
Devo ammettere che gli ultimi libri di Carrisi sono risultati un pò sotto tono rispetto ai primi, anche se, comunque, la lettura mi risulta sempre gradevole. Il finale l'ho trovato un pò tirato via in fretta ed ovviamente lascia aperti molti interrogativi per un sicuro seguito.

La scelta di Sophie di William Styron
Pagine: 619
Finalmente sono riuscita a finire questo libro
Prima di tutto l'ho trovato troppo lungo. Almeno qualche ..."
Il film sembra avere gli stessi difetti del libro: la scelta di Sophie svelata alla fine che ti strugge il cuore; la vita di questa donna che si fa fare di tutto da personaggi indegni. Leggendo il tuo commento ho riconosciuto il film nella mia memoria: sarà un merito o un demerito del film stesso? La scena della scelta però non la dimentico, impossibile farlo, con una attrice così.

La Locandiera di Carlo Goldoni pagg.112 (punti 5+1.12=6.12)
Una locanda con locandiera orfana, piacente e furbissima, un nobile (marchese) decaduto, un nobile (conte) rampante e ricco, un cavaliere misogino e supponente e un servitore. Tutti millantano un amore per Mirandolina, la locandiera. Lei gioca con i suoi clienti, credo con malizia da abile venditrice di servizi nella locanda. Come viene a sapere che il cavaliere odia le donne si mette in testa di fargli cambiare idea, conquistando il suo cuore. Con le mille arti femminili in suo possesso, quelle di una dama di quel periodo, compreso svenimento e colpo di scena finale che scatena la gelosia infinita del cavaliere, con tutte quelle armi/arti, riesce nel suo intento lasciando tutti i suoi pretendenti con un palmo di naso e facendo la scelta più logica e opportunista per lei.
Questo breve testo teatrale è carico! Di cosa? Ma di tutto! I pregi e i difetti umani, maschili e femminili, vengono mostrati e derisi; le classi sociali mostrano tutta la loro differenza nel bene e nel male; lo spettatore però può solo ridere, sorridere e constatare che forse, anche oggi, quel che Goldoni ha messo in scena può essere valido.

LETTERA R
Un re senza regole Serie All the king’s men 1 di Kennedy Ryan
Pag 416
Un libro che mi ha attratta per la passione che i protagonisti mettono nella realizzazione dei loro sogni. Argomenti non molto usuali: Natura, origini e politica.
Personaggi molto interessanti e capacità dell’autrice di farti entrare nella storia come diretta interessata..
Arco temporale molto lungo per il rincontro e una passione lasciata lì ad attendere per motivi vari.
Molto esagerato il rapporto di lui con il padre.
Mi ha lasciata un po� sul ‘chi va la � la fine ma credo serva per invogliarti a leggere il secondo libro della serie.
Continuerò a leggere dei protagonisti che mi hanno appassionata.
4⭐️
10.1.2022
/book/show/5... in
G I U L I O
C E S A R E
Lettera I
Amore, ragione e sentimento di Kim Izzo
416 pag.
Uno dei chick-lit più brutti che abbia mai letto.
La storia è portata avanti troppo per le lunghe, se all'inizio poteva essere divertente (con scarsi risultati per quanto mi riguarda) allungando il brodo si è allungata l'agonia.
La caratterizzazione dei personaggi è pessima, nessuno è riuscito a catturare la mia attenzione e la mia empatia, soprattutto la protagonista, che ho trovato veramente becera.
Bocciato su tutti i fronti.
1 stella
C E S A R E
Lettera I
Amore, ragione e sentimento di Kim Izzo
416 pag.
Uno dei chick-lit più brutti che abbia mai letto.
La storia è portata avanti troppo per le lunghe, se all'inizio poteva essere divertente (con scarsi risultati per quanto mi riguarda) allungando il brodo si è allungata l'agonia.
La caratterizzazione dei personaggi è pessima, nessuno è riuscito a catturare la mia attenzione e la mia empatia, soprattutto la protagonista, che ho trovato veramente becera.
Bocciato su tutti i fronti.
1 stella

Lettera A
Inés dell’anima mia di Isabel Allende
Pag 326
Un libro che mi ha creato effetti contrastanti nei confronti della protagonista:
A volte mi sembrava superba a volte un’eroina.
Ha prevalso l’eroina.
Che coraggio che ha avuto! Molto impulsiva e di impatto. Le teste..
I suoi 3 uomini li ha amati in modo molto passionale, chissà se è vero che anche loro la hanno desiderata anche quando si sono allontanati da lei.
Bella la decisione di tenersi sempre in ordine perché se per caso fosse morte il marito nell’aldilà l’avrebbe trovata perfetta.
Le parti storiche un tantino pesanti e macabre.
La seconda parte del libro decisamente più dinamica.
4⭐️
11.1.2022
/book/show/9...

Quinta colonna di Agatha Christie pagg. 158 (punti: 5+1+1.58= 7,58)
Ritroviamo Tommy e Tuppence Beresford a Londra nella primavera del 1940, con due gemelli Deborah e Derek ormai adulti che lavorano, proprio come fecero i loro genitori, per l'Intelligence Service. Tommy e Tuppence si sentono messi da parte in questo secondo sforzo bellico inglese e Tommy è ben contento di essere stato richiamato per una missione segreta di controspionaggio in terra inglese: cercare di scovare N e M, i due componenti di maggior spicco della famigerata quinta colonna, gli inglesi che parteggiano per i nazisti. Tommy parte per la Scozia per deviare i sospetti e si dirigerà poi nella costa del sud dell'Inghilterra prendendo alloggio all'albergo Sans Souci dove trova sua moglie Tuppence già insediata nei panni di una tranquilla vedova. Non ne è granché stupito il nostro Tommy che ben conosce le qualità della sua signora. Ovviamente riusciranno nel loro intento di scoprire chi sono N e M, ma con qualche brivido e spavento. Non mi piacciono particolarmente le storie di spionaggio, anche se condite con il giallo e e con l'acume di Agatha Christie, ma mi sono molto simpatici Tommy e Tuppence che con il loro amore, con la loro competenza e sagacia, riescono a rendere leggero anche un periodo così difficile come la guerra.
L'intrigo è comunque molto ben congegnato, come Agatha sa ben fare!

Sabbia nera di Cristina Cassar Scalia
Pag. 400
Un buon inizio di serie, tanto buono che non sembra un inizio. È una cosa che funziona da subito, come se fosse un ingranaggio ben rodato. Buona definizione della protagonista che emerge con forza: Vanina è una donna determinata, intuitiva con un passato doloroso (questo è un po' un cliché) e un passato più prossimo che è il suo grande punto debole.
Buoni gli incastri con la squadra che le fa da contorno anche se i personaggi secondari non spiccano particolarmente.
Buono l'intreccio.
Interessante il finale inteso proprio come ultima riga del racconto che invoglia a continuare la serie

______ ___A__
Il veleno dell'oleandro DI Simonetta Agnello Hornby 224 pagine
Non è esattamente il tipo di lettura che fa per me, ma il fatto che io l'abbia portato a termine velocemente è un omaggio alla maestria della scrittrice che nonostante una trama che non mi piaceva, mi ha comunque colpita.
In questa famiglia scalcagnata che non sa amare, ci sono comunque figure degne di nota, ovvero i due punti di vista Bede e Mara.
Il primo rappresenta la passione ed è comunque una figura sia esterna che intenra alla famiglia..
Da subito si capisce che ha legami che vanno ben oltre a quelli familiare.
Mara invece rappresenta la pacatezza, e una curiosità silenziosa.
La cosa che forse mi ha dato più noia è l'accozzaglia di "grandi argomenti" appena accennati.
C'è l'omosessualità latente o meno, di alcuni personaggi, giri strani di immigrazione e di droga, maltrattamenti familiari.. insomma mi sembra tanto per un libro di 224 pagine...
Lettera C - G i u l i o C e s a r e
Wolfheart. La ragazza lupo di Alessia Coppola
318 pp.
Storia carina e abbastanza scorrevole, ma si nota tantissimo la mano infantile della scrittrice. Di lei avevo letto tempo fa Il profumo del mosto e dei ricordi, e ricordo che mi fosse piaciuto molto il suo stile, ma qua si sente molto la sua inesperienza. Poi, non so se è colpa dell'edizione MLOL che ho letto, ma è piena di errori, dai refusi a errori grammaticali. Per fortuna che la storia è molto scorrevole e si legge bene, anche se la "battaglia finale" ha poco di battaglia, tutto è finito in fretta e davvero in modo troppo semplice (visto tutte le manfrine sulla forza dei nemici ecc mi aspettavo qualcosa di più).
Wolfheart. La ragazza lupo di Alessia Coppola
318 pp.
Storia carina e abbastanza scorrevole, ma si nota tantissimo la mano infantile della scrittrice. Di lei avevo letto tempo fa Il profumo del mosto e dei ricordi, e ricordo che mi fosse piaciuto molto il suo stile, ma qua si sente molto la sua inesperienza. Poi, non so se è colpa dell'edizione MLOL che ho letto, ma è piena di errori, dai refusi a errori grammaticali. Per fortuna che la storia è molto scorrevole e si legge bene, anche se la "battaglia finale" ha poco di battaglia, tutto è finito in fretta e davvero in modo troppo semplice (visto tutte le manfrine sulla forza dei nemici ecc mi aspettavo qualcosa di più).
Francesco wrote: "Classifica aggiornata.
@Beb, per favore aggiungi l'autrice"
Si mi sono ricordata mentre andavo a lavoro, correggo subito! 🙈
@Beb, per favore aggiungi l'autrice"
Si mi sono ricordata mentre andavo a lavoro, correggo subito! 🙈

I baffi di Emmanuel Carrère (pagg.160)
Mi ha davvero spiazzata. Prima di approcciarmi a questo romanzo non ne avevo letto nessuna recensione, solo una breve sinossi che poi corrisponde al fatto da cui tutto ha inizio: il taglio dei baffi che il protagonista senza nome porta da 10 anni e la completa indifferenza di moglie, colleghi e amici rispetto a tale evento. Credevo che avrei letto un libro surreale, grottesco, non di ritrovarmi in un vortice crescente di turbamento, angoscia, paranoia, disperazione e, infine, orrore. E a caldo non so nemmeno come incasellarlo perché durante la lettura ho avuto alti e bassi di interesse, in alcuni punti mi ha perfino annoiata, mi è sembrato ripetitivo, ma quell'epilogo...
Ecco una volta girata l'ultima pagina ho riconsiderato il resto del romanzo e pensato che doveva essere scritto proprio così, che nulla è fuori posto nella narrazione, tutto confluisce in quel gesto finale. Riconfermo: spiazzante.
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